“Terremoto di Messina” come improvvidamente ha scritto Poste Italiane nel programma
di emissioni filateliche per il 2008 per il francobollo la cui uscita è prevista
per il 3 novembre (non si capisce bene il perché di tale data così lontana
dall’evento) oppure “Terremoto di Reggio Calabria” come pure taluno si ostina a dire
dall’altro lato dello Stretto oppure, come sembrerebbe più corretto “Terremoto
calabro-siculo del 28 dicembre 1908”? Se lo chiede il Presidente dell’Anassilaos
Giovani Tito Tropea in merito alle prossime celebrazioni commemorative del sisma.
Non si tratta di una questione di lana caprina né di un problema di campanile quanto
di rispetto per la storia e la verità. La terza definizione -a suo parere –
racchiude infatti in sé tutta la complessità e la tragicità di un evento che nel
colpire le città capoluogo dello Stretto ha anche devastato parte della Provincia di
Reggio e, in misura minore, quella di Messina. Non a caso la medaglia realizzata nel
1910, in argento, quale segno di gratitudine e di riconoscenza a tutti coloro che si
erano adoperati ad alleviare le sofferenze della popolazione colpita, al rovescio
reca la seguente iscrizione “’MEDAGLIA COMMEMORATIVA- TERREMOTO CALABRO-SICULO 28
DICEMBRE 1908 “. A quei tempi, rileva l’esponente dell’Anassilaos, erano più attenti
e meno sbrigativi. Una serietà, che poi significa – secondo Tropea – rispetto
storico per l’evento e per tutte – dicesi tutte- le popolazioni colpite. Serietà e
rispetto che ritroviamo nella prossima emissione filatelica del Sovrano Militare
Ordine di Malta (SMOM), le cui emissioni si inseriscono pienamente nell’area
filatelica italiana, insieme a quelle del Vaticano e di San Marino. Il 30 giugno
infatti le Poste Magistrali emetteranno un valore bollato di 1,40 euro in ricordo
degli aiuti umanitari dell’
Ordine in occasione, appunto, del “Terremoto calabro-siculo”.