Dal oggi, lunedì 10 novembre, fino al prossimo 14 novembre 2008, si svolgera’ la Campagna Nazionale per la Diagnosi e la Cura di Emorroidi, e Stipsi. sono previste VISITE GRATUITE IN OLTRE 100 OSPEDALI, 8 IN SICILIA. sono difatti Quasi 8 milioni i cittadini in italia che soffrono di questi disturbi, di cui 650.000 in Sicilia. al policlinico un punto di riferimento sara’ attivo nell’unita’ operativa di Metodologia Chirurgica, diretta dal prof. giuseppe navarra
Da oggi fino al 14 novembre in tutta Italia prende il via la campagna nazionale per la “la diagnosi e la cura delle emorroidi e della Stipsi”. L’iniziativa, promossa dalla Società Italiana Unitaria di Colonproctologi (Siucp), dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, dalla Simg, società italiana di medicina generale e da Cittadinanzattiva, vuole offrire a tutti la possibilità di conoscere le origini di questo tipo di disturbi e seguire terapie mirate. Al giorno d’oggi, difatti, esistono tecniche chirurgiche mininvasive che prevedono un intervento rapido e poco doloroso in grado di eliminare fastidi, imbarazzi e perdite di tempo. Alla campagna nazionale aderisce anche il Policlinico di Messina grazie all’impegno dell’Unità operativa di Metodologia chirurgica diretta dal prof. Giuseppe Navarra. Chi soffre di forme più o meno gravi di stipsi e di fuoriuscita delle emorroidi potrà sottoporsi ad una visita specialistica gratuita fino 14 novembre, in 106 centri specializzati in tutta Italia tra ospedali, cliniche e studi medici, di cui 8 in Sicilia.
Obiettivo delle visite, semplici, rapide e indolori, è far emergere questi disturbi, di cui i cittadini parlano poco per imbarazzo e perché spesso sono convinti che siano cronici, cioè senza soluzione. “Non è così, invece – precisa il professor Antonio Longo, Presidente Siucp –. Guarire è possibile, soprattutto con l’aiuto del colonproctologo, uno specialista poco conosciuto in Italia capace di formulare diagnosi precise sull’origine di ciascun disturbo e di indicare la terapia da seguire”. “Questa campagna – dichiara anche il Prof. Giuseppe Navarra, responsabile dell’Unità operativa complessa di Metodologia Chirurgica del Policlinico Gaetano Martino di Messina – ha diversi obiettivi: Il primo è quello di dare la possibilità di far emergere alcuni disturbi di cui spesso non si parla per la rassegnazione che nasce dalla erronea convinzione che non ci sia niente da fare. La seconda è il tentativo di ridurre le cure fai da te, spesso inutili e talvolta dannose quali l’abuso di lassativi, purganti e prodotti di erboristeria, che costano ai cittadini italiani circa 250 milioni di euro l’anno”.
Rimedi innovativi
Tra le cure oggi disponibili, si sono dimostrati efficaci due nuovi interventi che consistono in una sorta di “lifting” della mucosa del canale anale “scivolata” verso il basso, cioè “prolassata”, che viene riposizionata in modo tale da ripristinare il corretto funzionamento dei diversi organi del bacino, dal retto alla vagina. Si tratta di due procedure mininvasive, rapide e poco dolorose. Non prevedono, infatti, incisioni e ferite esterne, durano poco di più di mezz’ora e si possono effettuare in anestesia locale. Questi interventi vengono eseguiti in un’area priva di ricettori del dolore: si evitano così i forti e prolungati dolori dell’intervento chirurgico tradizionale per la fuoriuscita delle emorroidi.
La degenza post-operatoria è di circa 1-2 giorni, oltre ad una convalescenza inferiore ad una settimana. Sin dalla sua dismissione, comunque, il paziente è in grado di tornare alla vita di tutti i giorni. All’uscita dall’ospedale è previsto un primo controllo, mentre una seconda ed ultima verifica si effettua dopo sei mesi.
Quando possono essere utilizzati
E’ possibile sottoporsi a questi nuovi interventi per risolvere definitivamente la maggior parte dei casi di fuoriuscita delle emorroidi (malattia di terzo e quarto grado, quando cioè è consigliata la chirurgia) e quelli più gravi di stitichezza (circa il 10% – 15% del totale), dovuti ad un’ostruzione meccanica all’evacuazione, provocata da un prolasso vaginale o rettale.
In aumento il ricorso a queste procedure
Entrambe queste tecniche sono state messe a punto dal chirurgo italiano Antonio Longo, e vengono eseguite sempre di più sia in Italia che all’estero.
La procedura per la cura delle emorroidi, disponibile da oltre 10 anni nel nostro Paese, nel 2000 è stata utilizzata sul 12% dei pazienti, mentre nel 2004 il 40% ne ha potuto usufruire, ed il 55% nel 2006. In Europa sono circa 350.000 gli interventi eseguiti con questa procedura, mentre nel mondo sono oltre 1.000.000. La tecnica per la cura chirurgica della stipsi viene eseguita da quasi cinque anni: sia in Italia che all’estero si sta diffondendo in modo esponenziale.
Lassativi e fermenti lattici: spesi oltre 200 milioni
La campagna nazionale per la diagnosi e la cura delle emorroidi e della stipsi ha anche l’obiettivo di limitare le cure fai da te, spesso inutili e talvolta dannose. L’abuso di lassativi e prodotti di erboristeria per risolvere i problemi di stitichezza, infatti, nel lungo periodo non cura e può provocare importanti effetti collaterali. Questi prodotti dovrebbero essere utilizzati solo su indicazione del medico, cioè come soluzione di emergenza. Anche il ricorso a creme ed altri preparati per alleviare i dolori legati alla fuoriuscita delle emorroidi dovrebbe avvenire non regolarmente e comunque su consiglio dello specialista, il colonproctologo.
Sulla base dei dati 2007 di Federsalus e Nielsen, gli italiani l’anno scorso hanno speso oltre 200 milioni di Euro per l’acquisto di fermenti lattici (139.7 milioni di Euro), lassativi (44.4) ed altri prodotti gastrointestinali (18.1), molto di più dell’anno precedente, il 2006: il fatturato dei fermenti lattici è, infatti, cresciuto del 20.4%, quello dei lassativi del 10.5% e quello degli altri prodotti di comparto dell’8.2%. I fermenti lattici ed i lassativi, poi, insieme rappresentano addirittura oltre il 15% del fatturato delle farmacie italiane.
Dati epidemiologici
Sulla base dei dati Siucp, in Italia circa 4 milioni di persone soffrono di stitichezza (con un rapporto 3 a 1 tra le donne e gli uomini) mentre la fuoriuscita delle emorroidi interessa oltre 3.7 milioni di cittadini (gli uomini sono i più colpiti). In Sicilia questi disturbi colpiscono oltre 650.000 persone.
Per ricevere informazioni sul centro più vicino cui rivolgersi per la prenotazione della visita gratuita è possibile telefonare al Numero Verde 800.126.731 oppure visitare i siti www.siucp.org e www.emorroidiestipsi.com.
I centri in Sicilia che aderiscono all’iniziativa
Palermo, Casa di Cura Torina, via Spallitta 18
Palermo, Casa di Cura Villa Serena, via Regione Siciliana 1470
Catania, Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Catania, via Santa Sofia
Catania, Azienda Ospedaliera Garibaldi, S. Lugi-S. Currò, Ascoli-Tommaselli, via Fleming 26
Catania, Azienda Ospedaliera Cannizzaro, via Messina 829
Catania, Ospedale Vittorio Emanuele e Ferrarotto, via Plebiscito
Catania, Centro Catanese di Medicina e Chirurgia, via Battello 48
Messina, Azienda Ospedaliera-Universitaria Gaetano Martino, via Consolare Valeria 1.