Per gli infermieri della graduatoria di CS, e per la Calabria intera la situazione sta diventando drammatica. Si stanno verificando fatti gravissimi che se saranno confermati verranno portati a conoscenza della procura di Roma. E’ quanto si legge in una nota di Daniele Bilotta , infermiere e idoneo alla graduatoria del concorso per 10 posti di CPS con delibera dirigenziale n.00012 del 11.01.2019.
Nonostante i numerosi incontri con il Commissario in Sanità scelto dal Movimento 5 Stelle, il Generale Saverio Cotticelli, il quale ci aveva assicurato lo scorrimento della nostra graduatoria, ad oggi risulta un verbale derivante dalla riunione tenutasi dai sindacalisti di alcune sigle sindacali e il Commissario, dal quale scaturisce la volontà e l’autorizzazione del commissario, su richiesta dei sindacalisti stessi, e con l’appoggio di Belcastro – DG del dipartimento Tutela Salute – di favorire il precariato eludendo palesemente l’art. 97 della Costituzione Italiana. Nonostante una diffida in corso infatti, nella regione Calabria la politica continua a fare i suoi porci comodi, andando contro la legge, perché si sta ignorando una graduatoria di idonei pronti a lavorare, a favore di “incaricati” (e non di “precari”) e a favore degli idonei di una graduatoria, quella del Pugliese Ciaccio di Catanzaro, per la quale vi è un ricorso in atto la cui sentenza si terrà l’11 Giugno prossimo, e dalla quale invece stanno assumendo a più non posso e velocemente in previsione del preannunciato blocco del turnover. Il commissario Cotticelli, Generale dei carabinieri, appartenente al movimento dei 5 stelle, che da sempre si è fatto portavoce di valori quali imparzialità, legalità, meritocrazia ecc dovrebbe anche rappresentare e palesare attraverso i fatti questi stessi valori, ma in questo momento li sta calpestando. Noi idonei della graduatoria di CS chiediamo aiuto a tutte le istituzioni pronte a sostenerci, perché finora nessuno ci ha ascoltato, nonostante le numerose richieste di assunzione fatte protocollare in ogni AO e ASP della Regione, e vogliamo far sentire forte la nostra voce per far valere i nostri diritti. Nel frattempo comunichiamo che NOI NON CI ARRENDIAMO, SIAMO PRONTI A TUTTO FINO A CHE L’ULTIMO DELLA NOSTRA GRADUATORIA NON SARA’ ASSUNTO! E PORTEREMO LA NOSTRA CAUSA IN TRIBUNALE IN QUALSIASI GRADO E GIUDIZIO, AVANZANDO UNA BATTAGLIA LEGALE E MEDIATICA DI RILIEVO PERCHE’ SE SI HA LA LEGGE DALLA PROPRIA PARTE NON SI HA PAURA DI PERDERE!