Il consiglio direttivo del Parco nazionale del Pollino esprime cordoglio alla famiglia Gioia di Laino Borgo per la prematura scomparsa di Stefano, guida di rafting di 32 anni.
Anche il presidente del Parco, Domenico Pappaterra, nell’attestare la sua personale vicinanza alla famiglia di Stefano, ricorda il giovane originario del Pollino, le sue doti umane e l’amore che nutriva per la sua terra. Stefano Gioia è deceduto – secondo quanto riferito dal procuratore di Chaitèn, José Luis Vergara – durante la sua prima escursione sul Futaleufù, in provincia di Palena, in Cile dopo il rovesciamento del gommone avvenuto durante una discesa con un gruppo di turisti. Gioia sarebbe morto per salvare i sei turisti che erano con lui, tutti rimasti indenni. Secondo il procuratore Vergara, infatti, Gioia “ha cercato di aggrapparsi al gommone, ma non ci è riuscito, era esausto”. Stefano Gioia, valente guida molto apprezzata anche nel Pollino, era da poco entrato a far parte dell’agenzia di turismo Cara de Indio, dove lavorava come guida di rafting. (Il Velino)