Luzzi – Dopo averla vista per mesi coperta da un’impalcatura che ne impediva la visione, ritorna in tutta la sua fierezza la Fontana delle Conche nella cittadina della media Valle del Crati. Sorse nel XV secolo dai monaci cistercensi della Sambucina, abbattuta poi, dal principe Firrao nel 1600 e ricostruita con la forma che oggi conosciamo nella piazzetta delle Conche. Una vita difficile, per la fontana classicheggiante che ora, finalmente esprime la sua fierezza in piazza Garibaldi. La fonte, ritorna dunque, fedele all’originale, grazie all’amministrazione comunale guidata da Manfredo Tedesco che per la ricostruzione si è affidata ad uno studio avviato dagli alunni dell’Istituto Statale d’Arte del 1988. Gli studenti, seguiti dal docente Mario Flaviano Arnieri realizzarono un modello tridimensionale in legno, in base a quel plastico si è ricostruito il monumento in pietra tufacea di Lecce. Sulla scia del passato costruiamo il futuro, questa è la direzione dell’attuale amministrazione – afferma l’assessore ai lavori pubblici Gianpiero Basile – che in questo ambizioso e prezioso progetto di recupero ha messo a disposizione professionalità e risorse economiche. L’opera realizzata sotto la guida dell’architetto Renè Puntillo, presenta quattro cannelle che fuoriescono da mascheroni a forma di leone in bronzo. I lavori sono iniziati con il caldo estivo, per concludersi qualche settimana fa. Per l’inaugurazione la piazzetta del centro si è animata di bambini delle scuole elementari, cittadini e amministratori. E’ il sindaco Tedesco, insieme all’assessore Gianpiero Basile scoprono la nuova fontana sotto gli occhi incuriositi dei piccoli luzzesi. E’ sicuramente nostra intenzione portare alla luce la memoria storica del paese – dice con orgoglio il primo cittadino – e lavoriamo sulla linea della continuità affinché la nostra città non perdi il patrimonio corposo e di valore. E’ don Franco a benedire l’opera, affiancato dagli studenti della prima elementare, pronti a coadiuvare il parroco pensando che da grandi potranno dire …. quel giorno io c’ero!