«La lista dei bambini uccisi dalle mafie è tristemente e dolorosamente lunga, inizia infatti nel 1951. Mi soffermo su questo aspetto per far crollare il mito secondo cui la mafia di una volta non uccideva i bambini. Sia chiaro: non esiste mafia buona e mafia cattiva.
La mafia è sempre cattiva. Non dà lavoro, ma solo morte. Noi adulti abbiamo il dovere di ricordare ai ragazzi ciò che è successo, fargli capire che il rispetto delle regole è l’unica cosa che ci fa stare insieme, sebbene rispettare le regole spesso significhi arrivare più tardi». È quanto ha sostenuto il magistrato della Procura nazionale Antimafia Sandro Dolce durante l’inaugurazione dell’impianto sportivo polivalente che l’Amministrazione comunale di Sersale ha voluto intitolare a Domenico “Dodò” Gabriele, il bambino crotonese ucciso a 11 anni dalla barbarie della ‘ndrangheta mentre giocava a pallone in un campetto di contrada Margherita a Crotone il 25 giugno 2009. «La storia di Dodò – ha proseguito Dolce – l’ho vissuta in prima persona, non solo perché quel 25 giugno 2009 andai sul quel campo di calcio con i carabinieri di Crotone, che ringrazio per il lavoro che fanno in un territorio difficile come questo; ma anche perché mio figlio all’epoca aveva 10 anni e fu impossibile non farsi coinvolgere emotivamente. Chi fa un lavoro come il mio, dietro le carte cerca sempre di guardare le persone e le loro storie. Se ci sono persone da ringraziare, quelle sono senz’altro Giovanni e Francesca, genitori del piccolo Dodò. Non è retorica: loro hanno saputo trasformare il dolore più grande che possa esistere, in impegno e testimonianza, non solo in Calabria ma nelle scuole di tutta Italia». È toccato al sindaco della città di Sersale Salvatore Torchia dare avvio alla discussione e all’inaugurazione. Ha detto: «In questa imponente infrastruttura si potranno praticare più discipline, dalla pallavolo alla pallamano, dal tennis al calcio a 5, ma ciò che ci piace di più sottolineare è che Dodò, quel piccolo calciatore di Calabria colpevole d’essere venuto al mondo in una terra angustiata dalla criminalità, sarà da monito per tutti gli uomini e le donne che hanno a cuore la legalità e la democrazia». Il padre di “Dodò”, Giovanni Gabriele, rivolgendosi insieme alla moglie Francesca ai ragazzi dell’istituto comprensivo: «grazie a voi e grazie alla città di Sersale, con l’inaugurazione di questa struttura sportiva, Dodò è vivo. Voi conoscete la storia di mio figlio, ma chi verrà dopo di voi si chiederà perché il campo è intitolato a Dodò Gabriele. Quello che vi chiedo è di intraprendere sempre la strada della legalità, per il vostro futuro e nel ricordo di mio figlio: la scelta è tutta nelle vostre mani». Ha aggiunto il dottor Dolce: «Qui state facendo un buon lavoro per lo sviluppo e la crescita, penso a Carmine Lupia che in dieci anni ha trasformato in meglio questi luoghi. L’impegno verso traguardi migliori non può che vedere ciascuno di voi protagonista. Non pensate mai “se non la faccio io lo farà qualcun altro”, perché ciò che ognuno di voi può fare è unico e irripetibile. Quindi impegnatevi per il vostro futuro e per il futuro della vostra terra». L’impianto sportivo polivalente coperto (responsabile del procedimento per il Comune l’ingegnere Salvatore Logozzo) è stato realizzato con i fondi del “PON Sicurezza per lo sviluppo – Obiettivo convergenza 2007-2013 – Asse II Diffusione della Legalità – Iniziativa quadro IO GIOCO LEGALE”. È ubicato nel complesso sportivo di località Ferrarizzi dove attualmente si trova il campo da calcio a 11 che presto sarà dotato di superficie di gioco in erba sintetica. All’inaugurazione hanno inoltre partecipato il presidente del Comitato regionale FIGC-LND dottor Saverio Mirarchi, il direttore della Riserva Valli Cupe Carmine Lupia, sindaci e amministratori del comprensorio, istituzioni civili e religiose, il sindaco dei ragazzi della città di Sersale Giulia Mancuso. Il presidente del Coni provincia di Catanzaro avv. Giampaolo Latella, impegnato a Reggio Calabria, ha inviato un messaggio: «Il Coni intende avviare delle iniziative specifiche con il sistema di sviluppo locale Sersale – Valli Cupe. Quando nasce una struttura sportiva si potenzia la partecipazione e, in un certo senso, anche la democrazia». Soddisfazione da parte del vicesindaco di Sersale Michele Berlingò, del presidente del consiglio comunale Carmine Capellupo, del delegato alla Cultura Tommaso Stanizzi e del presidente del Sersale Calcio Ettore Gallo.