I pm di Catanzaro hanno piu’ che triplicato il numero iniziale degli indagati dell’inchiesta Why Not. Se l’ex pm De Magistris aveva messo sotto inchiesta una trentina di persone, gli attuali titolari dell’indagine hanno portato gli indagati a 106. Sono stati loro stessi a comunicare questo dato alla I Commissione del Csm, per smentire ancora una volta la tesi della procura di Salerno, secondo cui loro avrebbero invece insabbiato l’inchiesta di cui era titolare in origine De Magistris. I pm di Catanzaro al Csm hanno raccontato di aver ereditato da De Magistris un’indagine contrassegnata da fumosita’, e di aver messo loro ordine riportando razionalita’ nell’inchiesta. Le toghe di Catanzaro hanno anche riferito che la gran parte della banca dati dell’ex consulente di De Magistris Gioacchino Genchi e’ ancora nelle loro mani. Mentre solo una minima parte di quegli atti, quella che si riferisce alle inchieste Why Not e Poseidone, e’ stata trasmessa in copie alla procura di Salerno. (ANSA).