In occasione del II Safe Internet Day, evento annuale, organizzato da INSAFE e INHOPE con il supporto della Commissione Europea al fine di promuovere un uso più sicuro e responsabile del web e delle nuove tecnologie tra i giovani di tutto il mondo e in concomitanza della Giornata Nazionale Contro il Bullismo e il Cyberbullismo “UN NODO BLU- LE SCUOLE UNITE CONTRO IL BULLISMO, CamMino Camera Nazionale Avvocati per la Famiglia e per i Minorenni sede di Reggio Calabria, è stata invitata dal Liceo Classico “T. Campanella”, ad illustrare quelli che sono i rischi del web e le conseguenze giuridiche civili e penali che da comportanti scorretti potrebbero derivare.
L’incontro, introdotto e coordinato dall’avv. Donatella Nucera, Consiglio Direttivo Nazionale CamMino, è stato condotto dagli avvocati Valeria Biancorosso, Maria Antonietta Missineo e Sfefania Santacroce che hanno preliminarmente affrontato l’attuale valenza di internet, rivoluzione epocale, a cui ormai si affidano relazioni affettive e sociali, rapporti economici e culturali per poi instaurare un confronto e dibattito con gli studenti delle I classi sul modo in cui il web sta modificando la loro vita relazionale, il loro modo di studiare, di avere amici e di giocare.
Si è proceduto ad analizzare i vari fenomeni che dallo stesso possono derivare, l’adescamento tramite internet, il rischio della banalizzazione di sentimenti e immagini, la pervasiva divulgazione e la perpetuazione dell’informazione con buona pace del diritto all’oblio, soffermando l’attenzione dei ragazzi sui fenomeni del sexting, del grooming, della web reputation e del gambling.
Ci si è infine soffermati sulla considerazione che molto spesso manca, non solo nei minorenni ma anche negli adulti, la consapevolezza delle conseguenze giuridiche civili e penali derivanti dall’uso scorretto del web e sulle novità previste dal DDL sul Cyberbullismo, approvato qualche giorno fa dal Senato, e che ora ritorna alla Camera, che prevede nuove misure di prevenzione quali ad esempio la possibilità, per il minore (anche senza che il genitore lo sappia) di chiedere direttamente al gestore del sito l’oscuramento o la rimozione della “cyber aggressione” e, nel caso in cui il gestore ignori l’allarme, stavolta con il genitore informato, di rivolgersi al Garante per la Privacy che entro 48 ore dovrà intervenire; sulla “procedura di ammonimento“ in virtù della quale il bullo over 14 sarà convocato dal Questore insieme a mamma o papà con effetti dell’ammonimento che cesseranno solo una volta maggiorenne ed ancora sull’obbligo per ogni scuola di individuare tra i professori un addetto al contrasto e alla prevenzione del “cyberbullismo” che potrà avvalersi della collaborazione delle Forze di Polizia.