di Grazia Candido (foto Aldo Fiorenza) – Tante metafore per presentare la nuova squadra di governo e tante nuove promesse del primo cittadino che, da oggi, “con i suoi starà più vicino ai territori”. L’impegno lo assume nel Foyer del teatro “Cilea”, questa mattina, il sindaco Giuseppe Falcomatà dove mostra la nuova giunta comunale che, non vede più in carica, come vociferato da settimane, gli ex assessori Patrizia Nardi, Mattia Neto e Agata Quattrone sostituite da Anna Nucera, dirigente scolastica e sorella del consigliere regionale Giovanni Nucera con delega all’Educazione, istruzione e rapporti con le scuole e università, l’architetto Lucia Anita Nucera con delega alle Politiche sociali, Welfare e Politiche della famiglia, Pari opportunità, Minoranze linguistiche, l’avvocato Irene Calabró che si occuperà di Programmazione economica e finanziaria, Tributi, Contrasto all’evasione e aumento della riscossione, Valorizzazione del patrimonio storico, artistico, archeologico e paesaggistico, Partecipazione e Cittadinanza attiva. Confermata Angela Marcianò ai Lavori pubblici che da oggi in poi, dovrà anche occuparsi di Legalità e Trasparenza, Attuazione Protocollo Anac, Politiche della casa e Dismissione del ghetto di Arghillà, Contrasto all’abusivismo commerciale. Rotazione di deleghe per gli assessori Giovanni Muraca che dalla Polizia municipale andrà all’Ambiente, Monitoraggio Ambientale, Igiene, Patrimonio boschivo agricolo, Verde pubblico e istituzionale, Aumento raccolta differenziata, Coordinamento sbarchi, mentre l’ex assessore all’Ambiente Nino Zimbalatti dovrà affrontare la Polizia Municipale e la Sicurezza urbana. All’assessore Giuseppe Marino oltre le Politiche comunitarie gli sono state consegnate le deleghe di Pianificazione sostenibile del territorio, Mobilità e Trasporti, Smart city, Demanio marittimo, Politiche Ue e Pon metro, Politiche energetiche, a Saverio Anghelone non più vicesindaco, sono andate le Attività produttive economiche, Sviluppo economico, Commercio, Suap, Rapporti con le associazioni di categoria, Politiche giovanili e del Lavoro, mentre spetterà ad Armando Neri, collega di studio e braccio destro del primo cittadino, l’arduo incarico di vicesindaco occupandosi anche di Affari Generali e Risorse Umane, Servizi Demografici e Decentramento, Organizzazione e Qualità dei Servizi Comunali, Patti per il Sud, Attuazione del Programma politico e rapporti con i sindacati.
Prima di “dare il giusto risalto a questa nuova giunta”, il sindaco Falcomatà fa alcune considerazioni su un “percorso politico che é stato molto seguito dalla stampa e mi sono divertito a leggere scenari e valutazioni come quella che abbia lasciato per un mese e mezzo la città senza la giunta, cosa non vera perché sino a ieri si è riunita, ma anche che sia un sindaco indeciso. Con la giunta, abbiamo condiviso valori oltre che numeri – ci tiene a precisarlo Falcomatà che mette in evidenza anche la presenza di un “confronto vero e leale dove non sono mancati tanti suggerimenti da parte delle coalizioni, dei gruppi consiliari e dei consiglieri tutti per formare la giunta”.
Dopo i dovuti ringraziamenti al Partito democratico e in particolar modo, al coordinatore Giovanni Tuccio, senza dimenticare le tre donne-assessore mandate a casa per il loro “spirito di sacrificio, abnegazione e professionalità, sono state servitori della città e il loro lavoro sarà portato avanti e daranno ancora tanto a Reggio”, il sindaco “apre la fase due”.
“Questa giunta con autorevolezza, umiltà e capacità di ascolto dovrà umanizzare la politica, entrare nel cuore dei cittadini e nella carne viva di questa città – continua il primo cittadino – Alla mia maggioranza, il compito di farlo con senso di appartenenza e responsabilità. Il 2017 deve essere un anno da guardare con fiducia. Abbiamo la capacità di indossare una collana di perle: alcune perle sono state scovate dalla politica, altre ci sono state donate perchè siamo Reggio Calabria (si riferisce a 4 aspetti strategici quali la Città Metropolitana, Pon metro, i Patti per il Sud, il Decreto Reggio). Tutto questo in una cornice di legalità e trasparenza. Le perle però, da sole non stanno insieme, c’è bisogno di un filo che le unisca e il filo é fatto da tante cose come il rapporto con i territori, i sindacati, i dipendenti delle società partecipate ma dobbiamo anche sentire i lavoratori di altre società e di altri settori sui quali il Comune non ha funzioni dirette ma deve esserci”.
Insomma, per Falcomatà e la sua giunta si apre un nuovo “patto di fiducia che investe la città e la classe politica come il patto tra marito e moglie che si rinnova ogni giorno”.
“La città dobbiamo immaginarla come una grande orchestra – conclude il sindaco – Se abbiamo però orchestrali che fanno solo rumori, le persone si allontano. Adesso, é il momento di toglierci le calze di filo di scozia e iniziare ad indossare calze di spugna e scarpe da ginnastica per correre. La città ci chiede di tornare a correre. Siamo consapevoli che Reggio non si può fare da sola ma con tutti i cittadini, possiamo da oggi, coniugare i verbi al futuro”.
Poi l’ultima parola la rivolge a lei, all’assessore Angela Marcianò, una donna che è entrata da subito nei cuori della gente, una professionista che senza se e senza ma, è andata sul territorio, ha messo la sua faccia e la sua vita al servizio della gente, ha rischiato per portare davvero quella “svolta” tanto proclamata ma ancora in standby, e il sindaco guardando la sala gremita di parenti e consiglieri dice: “Lasciatela lavorare”.
Un appello che, probabilmente, dovrebbe rivolgere ad altro “uditorio”.