È stata denominata operazione Willy e, scattata nella nottata scorsa a Rogliano, nel cosentino, ha portato all’esecuzione di quattro provvedimenti cautelari in carcere emessi dalla Procura della Repubblica di Cosenza. Agli arrestati viene contestata, in concorso, la detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare hashish, marijuana e cocaina. Nel corso delle investigazioni sarebbero stati accertati a carico dei quattro soggetti “una moltitudine di violazioni al reato attribuito” e, dicono gli inquirenti, “la sistematicità dell’azione delittuosa” ed i guadagni che il gruppo delinquenziale avrebbe ottenuto dalla vendita della droga.
L’OPERAZIONE è partita da un’attività info-investigativa condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rogliano che durante una perquisizione avvenuta a Marzi quattro anni fa, l’1 dicembre del 2012, aveva consentito di ritrovare, addosso ai soggetti, due involucri con all’interno una modica quantità di hashish.
Da quell’episodio sono scattati i primi sospetti da parte degli investigatori poi rafforzati grazie alle informazioni ottenute grazie alle intercettazioni telefoniche ed ambientali sulle autovetture degli indagati, oltre che con discreti ed innumerevoli servizi di osservazione eseguiti durante l’incontro tra i presunti pusher ed i loro acquirenti, tutti giovani.
Nel corso dell’indagine, durante alcune perquisizioni, sono stati sequestrati circa mezzo chilo di hashish ed un altro chilo di marijuana.
L’operazione, che è stata coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Giuseppe Visconti ha visto il coinvolgimento di 40 carabinieri della Compagnia di Rogliano e di personale del nucleo cinofili di Vibo Valentia, al comando del Capitano Giovanni Caruso. I quattro provvedimenti cautelari in carcere sono stati emessi dalla Procura della Repubblica di Cosenza.