Si è tenuto nella giornata di ieri, presso la sala Sancti Petri del Seminario Pio x di Catanzaro, il convegno dal titolo “Solidarietà: l’accoglienza che fa la differenza” voluto dall’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace e organizzato da Fondazione Città Solidale Onlus.
Un momento di riflessione sulle grandi e pressanti tematiche inerenti la povertà, l’immigrazione e l’accoglienza di coloro che la nostra società ha relegato agli ultimi posti.
Il simposio, moderato dalla giornalista Donatella Soluri, ha visto l’inizio con l’intervento di Padre Piero Puglisi, presidente di Fondazione Città Solidale Onlus, che ha sottolineato come di fronte ad una povertà che sempre più dilaga nel territorio catanzarese non corrisponde una adeguata risposta di un comprensorio che molte volte appare disgregato; costruire una rete che possa collegare i vari attori, sociali, istituzionali ed ecclesiali.
Successivo a questo intervento, l’accorato appello di Monsignore Vincenzo Bertolone, Arcivescovo metropolita di Catanzaro, che ancora una volta ha voluto sollecitare il popolo catanzarese ad essere più solidale:‹‹ Bisogna dare di più con spirito di volontariato, quando sveliamo il volto dell’ultimo e del diverso da noi non facciamo altro che svelare il volto di Cristo. Un’accoglienza solidale è la base stessa del nostro essere Cristiani››.
A portare i saluti della Regione Calabria il Vicepresidente del consiglio regionale Antonio Viscomi che suggerisce con parole provenienti più dalla pancia che dalla testa come bisognerebbe parlare un po’ di meno di povertà ed agire di più, denunciando tutti coloro che sull’emarginazione speculano giornalmente arricchendosi indebitamente, bisogna passare “ dall’ Interesse all’inter-essere”.
Ad entrare nel vivo del convegno la relazione del Cardinale Francesco Montenegro, presidente della Caritas Italiana e Arcivescovo della diocesi di Agrigento, un intervento che ha messo in luce i vari aspetti di un fenomeno come quello migratorio che ormai ha assunto proporzioni bibliche, (230 milioni di persone in tutto il mondo sono migranti, il così detto “Sesto Continente”):‹‹ Tutti noi dobbiamo pensare che l’immigrazione altro non è che una grande ricchezza non soloeconomica ma soprattutto morale. Non deve essere il povero a ringraziare noi ma il contrario. Il fenomeno migratorio – continua – ci pone davanti una grande riflessione e scuote le nostre coscienze. L’immigrazione di per se non è altro che il sintomo di un male molto più profondo chiamato ingiustizia sociale che purtroppo oggi regola i nostri rapporti e le nostre relazioni a livello globale.››
Un forte appello quello del Cardinale Montenegro a superare i pregiudizi e gli stereotipi della nostra società che è stato seguito da quello di Luisa Latella, Prefetto di Catanzaro, che con voce ferma e decisa ha voluto sollecitare le varie istituzione del territorio, il terzo settore e soprattutto il volontariato ad unirsi in un’azione sinergica per rispondere con prontezza alle sfide che l’immigrazione ha posto in essere in Calabria, un fenomeno che è solo una parte di quelle che sono le grandi problematiche della nostra Regione.
Un quadro quello dell’emigrazione che in Calabria assume i contorni di una buona accoglienza ma di una non facile integrazione così come sottolineato da Giovanni Manoccio, delegato all’immigrazione della Regione Calabria che partendo dall’esempio di Acqua Formosa, di cui è stato primo cittadino, ravvisa la possibilità di un’accoglienza che possa mirare all’autonomia di quanti approdano ormai quotidianamente sulle coste della nostra Italia ed in questi giorni soprattutto della nostra Calabria.
A concludere i lavori Amalia Talarico, presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Calabria, che ha messo in luce come molte volte il lavoro di assistente sociale sia difficilissimo:‹‹ Siamo in prima linea molte volte nell’affrontare le tematiche relative alla povertà. Impattiamo quotidianamente con persone che chiedono aiuto e a cui a volte non riusciamo a rispondere con efficacia. La creazione di una rete territoriale ormai è diventata un’esigenza dalla quale non si può trascendere››.
Il convegno si è chiuso con la consegna del Terzo Premio Città Solidale, ormai divenuto un momento consolidato della Fondazione Città Solidale, che in questo anno della Misericordia ha voluto premiare enti istituzionali ed ecclesiastici che si sono distinti nell’accoglienza degli ultimi: il Comune di Catanzaro, il Comune di Squillace, il Comune di Gasperina, il Comune di San Pietro Apostolo, l’Arcidiocesi di Agrigento ed il Conventino Sant’Antonio di Catanzaro.