Smantellata la rete criminale della ‘ndrangheta che a Reggio Calabria, faceva il bello e il cattivo tempo e controllava gli esercizi commerciali. Smantellato “Il sistema Reggio“. Ed è proprio questo il nome dell’operazione che oggi coordinata dalla Dda del capoluogo ha portato all’arresto di 17 persone e all’obbligo di dimora per due. Eseguita dalla Polizia di Reggio “Il Sistema Reggio” ha svelato i traffici delle cosche egemoni in città dei De Stefano e dei Condello, a loro tutte le persone coinvolte facevano riferimento.
IN MANETTE NOMI ILLUSTRI: L’AVVOCATO GIORGIO DE STEFANO E DIMITRI DE STEFANO
“Il massimo” era soprannominato così Giorgio De Stefano, l’avvocato a cui ci si rivolgeva per ottenere il permesso ad aprire un esercizio commerciale ed è proprio lui che viene considerato il referente della cosca. In manette con lui anche Dimitri De Stefano, fratello del più noto Giuseppe classe 1969, attualmente detenuto e considerato il capo crimine di Reggio Calabria.
ORIGINE DELL’INCHIESTA
Alla base dell’inchiesta numerose intercettazioni. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile si sono basate essenzialmente sui risultati delle intercettazioni telefoniche, ambientali e delle video riprese disposte dalla Dda di Reggio Calabria. Gli elementi acquisiti dalla Squadra Mobile, grazie alle attività tecniche, hanno consentito di ricostruire puntualmente non solo le dinamiche criminali relative al duplice attentato del Bar Malavenda con l’individuazione dei mandanti, ma anche ai contesti mafiosi riconducibili ai due più potenti casati di ‘ndrangheta operanti nella città di Reggio Calabria, ovvero quelli facenti capo alla famiglia De Stefano e Condello, entrambi dominanti ad Archi ed in altri quartieri del centro di Reggio Calabria, fra i quali Santa Caterina.
IL POTERE DELLA ‘NDRANGHETA NEL QUARTIERE SANTA CATERINA
Il quartiere Santa Caterina di Reggio Calabria sarebbe stato controllato capillarmente dalla ‘ndrangheta attraverso le famiglie Franco e Stillitano, i primi federati ai De Stefano e i secondi ai Rosmini e quindi ai Condello. I due massimi referenti locali sarebbero Roberto Franco classe 1960 e i fratelli Mario Vincenzo Stillitano classe 1966 e Domenico classe 1962, arrestati questa notte dai poliziotti reggini assieme ai componenti di altri sodalizi criminali.
L’inchiesta della Dda di Reggio Calabria conferma che le cosche della ‘ndrangheta esercitano sistematicamente anche il potere di regolamentazione dell’accesso al lavoro privato, facendo assumere agli esercizi commerciali dipendenti graditi alle organizzazioni criminali, nonché la potestà di regolamentazione dell’esercizio del commercio, autorizzando o meno l’apertura di esercizi commerciali nei quartieri da esse controllati
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