Il pm Benedetta Callea della Procura di Vibo Valentia ha aperto un’inchiesta su due incidenti avvenuti rispettivamente il 22 novembre 2015 con la morte di Domenico Napoli, 19enne di Melicucco, che mentre stava rientrando da Francavilla Angitola dopo una serata con la ragazza finì contro il muro della galleria a poche centinaia di metri dallo svincolo di Mileto, e quello del 29 febbraio quando l’auto sulla quale viaggiavano Giuseppe Speranza, 24 anni, Francesco Carrozza, 22 anni, Fortunato Calderazzo, 22 anni, e Marzio Canerossi, 22 anni, tutti di Gioia Tauro, è andata ad impattare contro il pilone dello stesso tunnel.
Sul registro degli indagati sono stati iscritti, con l’accusa di omicidio colposo, i vertici dell’Anas ed i legali rappresentanti della società che ha eseguito i lavori di realizzazione della galleria dove si sono verificati due incidenti mortali: Arnaldo Tessieri, 82 anni, di Firenze (tecnico Anas); Bernardino Cipolloni, 86 anni, di Roma (tecnico Anas); Antonio Capomolla, 49 anni di Soriano Calabro; Consolato Cutrupi, 45 anni di Reggio Calabria (imprenditore); Fulvio De Paolis, 84 anni, di Perugia (dirigente Anas); Giovanni Fiordaliso, 38 anni, di Reggio Calabria (ingegnere Anas); Mohammad Ali Sangelaji, 77 anni, iraniano, legale rappresentante della società che ha eseguito i lavori, e Sergio Lagrotteria, 48 anni di Catanzaro (dirigente Anas). A presentare l’esposto sono stati i legali di fiducia dei familiari delle giovanissime vittime: gli avvocati Guido Contestabile (per i Napoli), Girolamo La Rosa (per i Canerossi), Sarino Mellissei (per gli Speranza e i Calderazzo), Antonio Tommaselli (per i Carrozza). Tutti gli indagati sono destinatari dell’avviso di accertamenti tecnici irripetibili e della contestuale informazione di garanzia. Le operazioni peritali dei consulenti tecnici del pm inizieranno il 23 marzo prossimo.