di Domenico Grillone – “Efeito Brasil”, ovvero l’arte dell’incontro. Poco importa se non scaleranno la hit parade o se non raggiungeranno quel successo che tutti gli artisti si aspettano. Loro (Giovanni Guaccero al pianoforte, Luca Scorziello alla batteria ed alle percussioni, Pino Delfino al contrabasso ed al basso elettrico, Alessandro Carcaramo alle chitarre e mandolino e Roberta Piccirillo alla voce), hanno già vinto. Ha vinto la loro storia, bellissima ed intrigante, l’empatia che riescono ad esprimere e, soprattutto, la capacità di interpretare nella vita, ed in maniera naturale, quel famoso concetto del grande poeta ed artista brasiliano Vinicius de Moraes quando, nel famoso brano “Samba da bençao”, recita così: “La vita, amico, è l`arte dell`incontro, malgrado ci siano tanti disaccordi nella vita. C`è sempre per te una donna in attesa, gli occhi pieni d`amore, le mani piene di perdono: metti un poco d`amore nella tua vita, come nel tuo samba”. Tutti eccellenti professionisti, con diversi anni di studio e solide esperienze alle spalle, si sono incontrati l’anno scorso in classe, al Conservatorio della città, per approfondire la Storia della musica afroamericana. E qui è scattato qualcosa, quel quid che riconduce, appunto, alla filosofia del grande poeta tanto amato in Brasile. E così la storia personale del Maestro Giovanni Guaccero, romano, direttore musicale del progetto Efeito Brasil, va ad intrecciarsi con altre altrettanto interessanti. Lui è docente di Composizione al Conservatorio ma soprattutto grande esperto di musica brasiliana, oltre che raffinato pianista. Fin da bambino ha vissuto in un contesto familiare in cui la musica classica, suo padre compositore e sua madre grande estimatrice del genere, escludeva qualsiasi intrusione o incursione di altri generi musicali, come quella leggera, considerati quasi profani. Eccetto la musica brasiliana. Ed il motivo lo spiega lo stesso direttore di Efeito Brasil. “La musica brasiliana per certi versi è vicinissima all’ambito classico. Lo pensavo studiando Bach al pianoforte. Perché l’armonia e le ornamentazioni delle melodie dello choro e del samba sono molto legate ad un tipo di armonia e contrappunto tardo settecentesco e che poi, secondo me, sono rimaste nell’anima della musica popolare”. Un lasciapassare perfetto per poter ascoltare i primi dischi di Baden Powell e poi quelli regalatigli da suo padre (Chico Buarque, Vinicius), nel frattempo anche lui innamoratosi della musica e cultura brasiliana. Oggi il maestro Guaccero la suona, la pratica, oltre che occuparsi di didattica. E lo fa anche collaborando con musicisti brasiliani del calibro di Rosalia de Souza e tanti altri, compreso Francis Hime, collaboratore di Chico Buarque. Tanto bravo da suonare, recentemente, il piano in una traccia in cui canta lo stesso Chico. Prossima l’uscita del suo progetto, composizioni di choro suonate insieme ai “Choro de Rua” composto dal paulistano Marco Ruviaro che suona la chitarra a sette corde e la flautista italiana Barbara Piperno. Una storia così che si incontra, per esempio, con quella del percussionista ed arrangiatore ritmico reggino Luca Scorziello. Uno, giusto per citare qualche esempio, che collabora assiduamente con l’Orchestra della Rai quando all’orizzonte si profilano appuntamenti importanti. Ma che poi si tuffa in progetti personali di più ampio respiro come i “Tamburi di Luca Scorziello” e tante altre collaborazioni, frutto della sua grande passione per la musica e soprattutto per il ritmo. Una passione che circa 15 anni fa lo portò a tornare a Rio de Janeiro, dopo una prima volta risultata infruttuosa, per seguire le lezioni di uno dei più grandi percussionisti mondiali come Marcelo Costa. Fu una telefonata di Max de Tomassi, oggi conduttore della seguitissima trasmissione di Radio Rai 1 dal titolo “Brasil”, ad intercedere presso il maestro. A corto di soldi, spesi nel corso del primo viaggio, Luca non esitò un attimo a farsi prestare il denaro per ritornare nella “cidade maravillhosa” ed entrare così alla corte del grande percussionista per carpirne tutti i suoi segreti. Storie, ed incontri, tra amori e passioni identiche. E quella del contrabbassista e bassista reggino Pino Delfino non è da meno. Il suo nome si ritrova in quasi tutti i cartelloni di musica jazz tra Calabria e Sicilia. Ed il motivo è semplice: lui è veramente bravo ed è per questo motivo che nell’ambiente se lo contendono. Anche lui spazia e si diverte in diversi progetti, ma le sirene della musica brasiliana riempiono parte del suo cuore e del suo tempo. E se durante le lezioni al Conservatorio di Storia della letteratura afroamericana incontri uno come il reggino Alessandro Calcaramo, studioso e musicista di chitarra classica, capace di convogliare la passione dei suoi allievi nel gruppo “Corde Libere”, ma allo stesso tempo dentro a progetti molto interessanti come “I Triggitani”, una storia di suoni partenopei contaminati da mille altri generi, allora il gioco è fatto. Manca solo la cantante. E chi se non Roberta Piccirillo, collega di corso al Conservatorio? Lei con il canto ha un rapporto indissolubile, fin da bambina. Anche se poi si è diplomata in pianoforte al Conservatorio e prossima all’abilitazione all’insegnamento. Ha cantato molto ma fa soprattutto la concertista, anche all’estero per un duo a quattro mani assieme ad Ilaria Sinicropi. Un amore verso la musica che l’ha portata anche pubblicare composizioni pianistiche per bambini, edite dalla casa editrice Città Del Sole”. Lei questo colpo di fulmine con il samba, choro e bossa nova probabilmente non se l’aspettava. Ed è stato grazie all’incontro, quello con i suoi colleghi ed ora grandi amici, a farle scoppiare la passione. E’ questa la storia di Efeito Brasil. Arricchita, per ultimo, dal seminario sul tema “Suonare e cantare la musica brasiliana”. Ed il saggio finale, svoltosi nella splendida sala dell’Accademia Flautistica di Gallico, ha mostrato come può tradursi un’arte. Quella dell’incontro, appunto. Che ha abbracciato nell’ultima parte del concerto corsisti come Matteo Diego Scarcella alla chitarra, un ragazzino di 15 anni allievo di Carcaramo. Oltre a Matteo Zema alle percussioni, Domenico Sellaro alla chitarra e cavaquinho e Maria Tramontana alla voce. Per una perfetta serata di samba, choro e bossa nova che ha ripercorso i classici della musica verdeoro. Gli Efeito Brasil hanno promesso di non fermarsi. Ognuno per le sue strade, ad inseguire progetti e sogni, ma pronti a ritrovarsi per celebrare una passione autentica, la musica brasiliana.