Già nel mese di marzo eravamo intervenuti sul “caro acqua” voluto da Sergio Abramo & Company, oggi ci dobbiamo ripetere. Negli scorsi giorni, infatti i catanzaresi, già alle prese con il pagamento di tasse e balzelli vari, non ultima la Tari in corso di pagamento, non si sono forse accorti che il consiglio comunale, e la maggioranza targata Abramo (16 voti favorevoli e 12 astenuti), hanno approvato la modifica dell’articolo 50 del regolamento per la distribuzione dell’acqua potabile, che di fatto dà il via libera, affinchè possano essere emesse le bollette in acconto, procedendo alla loro fatturazione. Si rischia un accavallamento tra le bollette relative all’anno 2013 e dell’anno 2014 e così negli anni successivi, con il dissanguamento finale delle tasche dei catanzaresi, che ricevono pessimi se non nulla in termini di servizi in qualunque settore, in primis quello idrico. Ora tale provvedimento sa tanto, di provvedimento per fare cassa e liquidità, per far quadrare i conti sulle spalle e sulla pelle delle famiglie catanzaresi, rispetto alle rassicuranti parole sempre profuse dal Sindaco Abramo, che ha sempre parlato di un comune salvato dal dissesto economico e ora florido nelle finanze, sindaco che proprio non ne vuole sapere di andare a casa con la sua delegittimata ed inconsistente giunta e resta attaccato ostinatamente alla poltrona, senza uno scatto di orgoglio alla Varoufakis (che però se ne è andato con onore e a testa alta dopo aver messo ko con il suo piccolo paese l’Europa delle grandi nazioni e dei burocrati), sperando che alle prossime elezioni i catanzaresi lo voteranno ancora. Così la nota del Movimento Civico Catanzaro Marina. Ci chiediamo che cosa ne pensano di ciò, tutti quei cittadini che in termini di acqua, fogna e depurazione hanno un servizio indecente da quarto mondo, se non inesistente. Per tutti valga l’esempio dei residenti di rione Fortuna di Catanzaro Marina, dove da anni dai rubinetti sgorga una “meravigliosa” acqua marrone con tutte le conseguenze del caso in termini igienico – sanitari. Tasse su tasse, balzelli su balzelli senza soluzione di continuità, da pagare mese per mese ed addirittura come per la Tari in anticipo rispetto al passato. Siamo all’assurdo ed al tragico, ed è bene che i catanzaresi lo ricordino bene e se lo imprimano nella mente per la prossima tornata elettorale comunale semai andranno a votare. E’ indubbio ed acclarato ormai, che a guidare l’Assessorato alle Finanze ed al Bilancio del Comune di Catanzaro, abbiamo dei geni politici e dei dirigenti illuminati, peraltro pagati profumatamente ed i risultati l’intera città li sta vedendo. Senza dimenticare un acquedotto colabrodo cui l’amministrazione Abramo non ha messo mano, che fa lievitare i costi del “servizio” e delle bollette. Nel mentre invitiamo i catanzaresi a rendersi conto attraverso il resoconto della seduta del consiglio comunale, chi ha votato a favore della pratica, ricordiamo che le stesse bollette erano già state “ritoccate” e sotto Pasqua, arrivarono nelle case dei catanzaresi con un nuovo metodo non più bimestrale ma addirittura mensile con scadenza 30/3/2015, 30/4/2015 e 30/5/2015. Questa in modo plastico è la politica sociale dell’amministrazione attuale, che ha pensato bene in un momento di grave crisi economica per le famiglie alle prese con scadenze varie, cartelle di Equitalia, bollette di energia/luce e gas, balzelli quotidiani, assicurazioni, bolli e tasse di varia natura statali, regionali, di partecipare anche essa all’asfissia ed alla “vampirizzazione” dei cittadini e delle famiglie catanzaresi. Una riflessione poi è d’obbligo. Se le “nuove” bollette dovessero arrivare, invitiamo i catanzaresi a non strapparsi le vesti e a pagare con quella “disubbidienza civile”, di cui la Grecia ci ha insegnato tanto, con comodità, preferendo le priorità della famiglia (pane quotidiano e cercare di non far mancare nulla ai figli), atteso che le amministrazioni comunali, compreso il Comune di Catanzaro non possono più per legge servirsi di Equitalia, per “recuperare” i soldi dovuti per tale servizio e che per motivi economici (casse vuote) non si riuscirà mai a stipulare altro contratto oneroso con un nuovo concessionario, oltre al fatto che l’ufficio legale (che è già scoppiato) non può occuparsi oggettivamente anche delle eventuali ingiunzioni dei cittadini insolventi. Quindi per i ritardi, niente interessi, niente sanzioni, niente more.
Movimento Civico Catanzaro Marina