«L’interesse e l’attivismo manifestato dal Sindaco Falcomatà al recupero di spazi pubblici al “bello” ed alla fruizione dei cittadini è sicuramente di buon auspicio per il futuro, anche con risvolti socio-economici, della nostra città. Iniziative come “Adotta il verde” o la riqualificazione della Villa Comunale, luogo prediletto di generazioni passate ed oggi abbandonato ed insicuro, meritano sostegno ed impegno da parte di tutti, singoli ed associazioni, istituzioni ed imprese. A tal fine, come Commissione “Carcere” della Camera Penale “G. Sardiello” di Reggio Calabria riteniamo doveroso supportare e sollecitare la neo eletta amministrazione ad implementare ciò. Siamo convinti che al recupero dell’ambiente, già necessario per la nostra città, si possa e si debba affiancare il recupero di chi ha sbagliato, in passato, ed ha, però, diritto e voglia di essere reinserito, a pieno titolo, nella società civile da cui è stato espulso e confinato nell’oblio, per la commissione di reati.
Ecco perché stiamo lavorando, come penalisti dediti all’osservazione del pianeta carcere, per la messa in cantiere di un protocollo d’intesa, così come già avvenuto in altre realtà territoriali nazionali, tra i vari soggetti interessati e necessari, in primis l’ente “Comune”, che consenta di sfruttare a pieno il meccanismo introdotto di recente con la legge 94 del 2013. Con essa è stato introdotto il comma 4-ter all’art. 21 dell’Ordinamento Penitenziario, prevedendo la possibilità per i detenuti e gli internati, purché non condannati per 416 bis o per reati commessi con modalità mafiose o per agevolare le medesime associazioni, di essere assegnati a prestare la propria attività a titolo volontario e gratuito, nell’esecuzione di progetti di pubblica utilità in favore della collettività da svolgere presso lo Stato, la regione, la provincia, il comune ed una serie enti pubblici tipo Asl oppure di organizzazioni di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato.
Favorire l’incontro tra l’esigenza del detenuto di essere reinserito, con gradualità, una volta espiata la pena e quella dell’ente comunale di avere, ad esempio, un bene pubblico, spazio verde, area giochi recuperato alla fruizione generale dei cittadini potrà contribuire a migliorare, senza dubbio, il nostro tessuto sociale e la nostra città con l’ulteriore vantaggio di accogliere un cittadino recuperato al rispetto dei valori e delle regole della convivenza civile, sottraendolo al delitto ed al degrado».
Avv. Gianpaolo Catanzariti
referente territoriale
Osservatorio Carcere UCPI