Tabularasa ieri sera, affrontando il tema della Paura ha ospitato anche l’esposizione artistica di due reggine: Teresa Ribuffo e Angela Pellicanò. Le opere esposte, molto forti come messaggio e che la paura la evocano al solo legarle al titolo, hanno attirato l’attenzione di tutti i presenti per il loro modo di affrontare il tema della paura da poliedrici punti vista.
Teresa Ribuffo espone un installazione contro la pedofilia intitolata Buon Appettito, realizzata con una piccola bambola di porcellana denudata ed inglobata in resina epossidica all’ interno di un piatto fondo con tanto di coltello e forchetta al lato,l’ associazione mentale è immediata, è cruenta, il soggetto immobilizzato, in apnea trasmette il dolore silenzioso degli innocenti che temono il loro aguzzino.
La seconda opera No-title è composta da cinque delicatissimi acquerelli installati su tavola con sottili spilli, gli acquerelli evocano dei sessi femminili cuciti con filo di sutura in alcune parti. L’ opera è chiaramente una denuncia a chi ancora oggi pratica l’ infibulazione. Tradizione religiosa disumana che ancora oggi miete vittime e/o provoca danni emotivi e fisici invalidanti a milioni di donne africane.
La terza opera fa parte del ciclo “panni stesi” e si intitola bilico, realizzata con affiche su tela di una canotta intima femminile e dipinto totalmente di bianco, trasmette sicuramente la grande sensualità di un soggetto tutto al femminile.
Teresa Deborah Ribuffo nasce il 6 febbraio del 1979 a Maratea (PZ), frequenta il liceo artistico “Mattia Preti” di Reggio Calabria. Nell’ 2003 consegue il Diploma di Laurea all’ Accademia di Belle Arti nella sezione di Pittura, subito dopo si abilita all’ insegnamento di Discipline Pittoriche ed inizia l’ attività artistica partecipando a numerose collettive ed importanti concorsi nazionale ed internazionali. Nel 2012 e nel 2013 è vincitrice di due borse di studio che la portano in Andalusia, in Spagna riesce in poco tempo a farsi notare con i suoi “Retratos Andaluces”, quadri-installazione acromatici con i quali l artista ritrae poeticamente le suggestioni andaluse.
Attualmente prosegue le proprie ricerche artistiche tra Italia e Spagna.
Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.
Angela Pellicanò, partecipa con un quadro della serie “le creature Numerate” che ha come tema la seconda guerra mondiale ed i suoi personaggi, un opera ad olio e collage sotto resina, realizzato con tessuti autentici degli anni quaranta e carte antiche, i ciclopi i soggetti del quadro sono creature della guerra, che l artista inserisce in interessanti contesti dal gusto onirico.
Bio
Nata in Calabria nel 1963. Vive e lavora a Roma pur mantenendo forti legami con la terra di origine.
Collabora con il TechnèLab producendo ceramiche d’arte.
Come ceramista è stata selezionata nel 2005 a rappresentare l’Italia al “Carousel des art” Biennale delle arti applicate del Museo Louvre di Parigi. Art director di Bovarchè, evento internazionale d’arte, da lei stessa ideato necessariamente fuori dai circuiti, per provocazione nel cuore dell’Aspromonte. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private.