E’ appena iniziata nel porto di Reggio Calabria la procedura di sbarco degli 834 immigrati giunti a bordo della nave anfibia San Giorgio della Marina Militare italiana. Sul posto un massiccio dispiegamento di forze, coordinate dalla Prefettura di Reggio Calabria, con l’ausilio dell’Ufficio Immigrazione della Questura, coordinata dal Dirigente Giuseppe Pizzonia, e del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica, diretto dal Vice Questore Aggiunto Diego Trotta.
I rifugiati sono stati tratti in salvo da diverse imbarcazioni nel Canale di Sicilia grazie al pattugliamento effettuato dalla San Giorgio nell’ambito dell’operazione umanitaria “Mare Nostrum”, finalizzata appunto al controllo dei flussi migratori nel Mediterraneo tra il Nord Africa e le coste italiane.
Tra gli 834 migranti, in gran parte siriani, sono presenti anche 30 bambini, di cui alcuni neonato, e tre donne incinte. Buono complessivamente lo stato di salute. Solo qualcuno dei rifugiati é stato trasportato in ospedale per medicazioni a piccole escoriazioni, ma la maggior parte degli interventi é stata effettuata direttamente sul posto dai medici del 118.
Partita nel frattempo la macchina organizzativa che consentirà il dislocamento dei rifugiati nelle diverse strutture di accoglienza. Tutti saranno intervistati ed identificati, anche con l’obiettivo di individuare tra di loro gli scafisti. Un gruppo di 140 persone saranno condotte a Cosenza, altri 150 a Catanzaro mentre tutti i restanti saranno accolti nelle strutture reggine “Scatolone” e “Boccioni”. I minori accompagnati da genitori o parenti saranno invece dirottati nelle strutture gestite da associazioni di volontari a Reggio o nei centri limitrofi.
(StePer)