notizie da Palazzo San Giorgio, dove nella tarda mattinata di oggi si è tenuta una riunione tra le sigle sindacali le Rsa e la Commissione straordinaria che gestisce il Comune, guidata dal Prefetto Gaetano Chiusolo.
In sostanza, è successo quello che tutti si aspettavano. La Commissione ha infatti chiesto al tavolo tecnico ancora tempo. Tempo, che sarà necessario per rimettere ordine alle idee, a quanto pare confuse, in seno alla triade commissariale che ha accusato, vistosamente, il colpo assestato al Piano di riequilibrio decennale dalla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti.
D’altra parte non sembra sia andato a buon fine l’incontro capitolino degli attuali rappresentanti di Palazzo San Giorgio, rincasati questa mattina in città con il dubbio amletico dell’opportunità di fare ricorso alle Sezioni riunite per risollevare la situazione disastrosa delle finanze comunali.
Va ricordato, infatti, che la Commissione straordinaria e la squadra di tecnici a loro supporto, hanno tempo fino al prossimo 6 marzo per presentare le controdeduzioni agli undici punti critici segnalati dalla Corte dei Conti nella delibera n° 11 che ha di fatto aperto l’orizzonte all’ipotesi della dichiarazione di dissesto.
Ora il clima a Piazza Italia è incandescente. I lavoratori non hanno dato modo alla rappresentanza sindacale di spiegare come sono andate le cose, ma lo hanno sostanzialmente capito dall’espressione dei volti dei colleghi che hanno partecipato all’importante riunione. Sin dalle prime ore del mattino, le maestranze avevano affollato la Piazza, scuri in volto e quasi già rassegnati. La notizia di un ulteriore presa di tempo da parte dei Commissari, li ha atteriti al punto che hanno deciso di inscenare per la seconda una protesta clamorosa, salendo sul tetto del Comune (almeno in tre) per esprimere il proprio disagio. Saranno in tutto un centinaio, e stanno anche bloccando il traffico sul Lungomare.
D’altra parte, la loro condizione è ormai nota. Da mesi senza stipendio, per alcuni di loro quei Progetti, che erano stati visti come una sorta di parcheggio, in vista della costituzione della tanto agognata società in house, giungeranno al capolinea l’8 marzo prossimo. (cl. la.)