Avuta contezza delle inquietanti “notizie” sulla informazione cittadina alle quali ha fatto cenno il Presidente Scopelliti nel corso della manifestazione “la DEMOCRAZIA SOSPESA”, si è inopinatamente scatenata una reazione incomprensibile di talune espressioni della Stampa.
Si è inteso, cioè, indulgere al malvezzo, tipico di una meridionalità che non ci appartiene, di rispondere a domande che esigono tempestive e chiare risposte con la formulazione di un’altra domanda.
Il che trova spiegazione nella particolaristica e partigiana esigenza di poter puntare il dito contro il Governatore della Calabria, “imputandogli” (incredibile, ma vero!) di conoscere una informativa della Squadra Mobile reggina trasmessa alla Procura della Repubblica di Catanzaro, di averne divulgato aspetti scomodi quanto inquietanti, nonché la mancata indicazione della fonte di tali, riservate informazioni.
Dissoltosi il polverone artatamente sollevato, non v’è chi non veda come la reazione incontrollata di taluni operatori della Stampa tradisca, sul delicato tema affrontato dall’On. Giuseppe Scopelliti, una suscettibilità eccessiva e, comunque, disancorata rispetto allo svolgimento dei lavori di un convegno “non recintato”, ossia “non a sovranità limitata a quelli che la pensano allo stesso modo”, sì come, nell’esordio di un apprezzatissimo e chirurgico intervento, l’acume e l’onestà intellettuale del Prof. Pasquino Crupi, con una vera e propria affermazione di principio, hanno inteso riconoscere agli organizzatori che hanno scritto una pagina di democrazia compiuta.
Incidenter tantum: su quell’evento si avrà cura di ritornare, giusto per segnalarlo a quanti non fanno mistero di non averlo affatto apprezzato ed oggi tentano, a dispetto di ogni e qualsiasi evidenza, di spostare altrove l’attenzione dell’opinione pubblica, nonostante, in nome di questa, essi dicano di spendersi ed operare.
E dunque, per venire al cuore di una vicenda a dir poco paradossale: esiste ripresa video integrale della partecipatissima manifestazione dello scorso venerdì 26 luglio.
Sarà, quindi, di agevole prendere atto che l’ansia di conoscenza di aspetti inquietanti di una parte del mondo dell’informazione operante nella Città dello Stretto sia stata resa manifesta solo a chiusura dell’intervento che il Presidente Scopelliti ha effettuato dopo che il Prof. Pasquino Crupi, da impareggiabile giornalista qual è, aveva finito di stigmatizzare il ruolo approssimativo e subalterno dell’informazione locale al cospetto delle “grandi firme” del Nord (l’eufemismo, qui, è voluto, ma la ripresa video rende efficacemente un’idea netta quanto cruda nella sua drammaticità!!!)
Ognuno vede che il Presidente della Regione si è limitato a solo approfondire lo spunto, ben più severo, ben più sferzante, messo in luce dal rigore sul quale si era concentrata la dura critica del Grande Meridionalista che ne aveva preceduto l’intervento.
E dunque, appare ben strano, o forse non lo è affatto, che si voglia creare una coltre di mistero su ciò che invece era manifesto: sul blog di una rinomata penna nazionale, sin dal decorso anno 2012, campeggia la notizia della ormai famosa “informativa” che la Squadra Mobile reggina ha posto al vaglio della Procura di Catanzaro.
Forse è il caso di chiedere lumi a quel blogger, nonostante egli, nella città della Fata Morgana, non sia più l’oracolo che fu in un recente e devastante passato: dopo aver rappresentato il manuale delle giovani marmotte della sinistra reggina, salottiera e radical chic, allorquando cioè era “utile” ai nazi-compagni che si abbattessero fendenti sulla città di Reggio Calabria, oggi, evidentemente, nessuno ricorda di averlo conosciuto, né di averne compulsivamente frequentato il blog, tanto da farlo quasi apparire come l’utile carneade di turno.
In questa cornice, degna di una crosta, ci si può davvero permettere il lusso di ribaltare i termini della questione?
Un primo contributo potrebbe essere offerto rendendo palesi le informazioni di cui taluno sembra disporre all’Autorità Giudiziara che sta vagliando la complessa situazione: sarebbe un primo, significativo passo verso la chiarezza dovuta ai cittadini, sempre più disorientati, sempre meno disposti ad assecondare una categoria che sembra fare ricorso alle “armi” della “casta”.
Avv. Oreste Romeo
Coordinatore Provinciale
Reggio Calabria
LISTA SCOPELLITI PRESIDENTE