La Cgil di Reggio Calabria-Locri condanna con fermezza l’atto intimidatorio che ha subito il Centro sociale Cartella. L’incendio di questa notte, compiuto da ignoti, rappresenta l’ennesimo
tentativo di intimidire un gruppo di giovani e meno giovani che – attraverso libere iniziative – punta allo sviluppo del territorio reggino.
Luogo di attività sociali, il Centro è infatti a Gallico uno spazio di cultura, socializzazione e formazione. Completamente autogestito, il Cartella ha denunciato nei mesi scorsi di aver subito una serie di gesti minatori: dal blocco delle serrature a piccoli incendi, sino al raid avvenuto il 1° maggio, in occasione della celebrazione della Festa dei Lavoratori.
L’incendio di questa notte è, quindi, un vero e proprio atto intimidatorio, perché non solo sono stati devastati i locali e le cucine (i cui danni sono in corso di accertamento); ma gli autori hanno anche lasciato sui muri le proprie firme: svastiche e celtiche. Confidiamo, quindi, nel lavoro dell’autorità inquirente. Siamo certi che i responsabili verranno arrestati e puniti per un gesto tanto politico, quanto arrogante e dalle modalità mafiose.
Noi esprimiamo piena solidarietà a tutti i “militanti” del C.so.a. e condanniamo quanto accaduto: un’aggressione vera e propria che punta a far chiudere questo luogo. A mettere in secondo piano i risultati ottenuti dai gestori di questo spazio pubblico che non ha mai chiesto nulla a nessuno e che è diventato, con il tempo, anche un punto di riferimento per la gente del quartiere. Ed è proprio dal quartiere che il Cartella riparte, rispondendo all’intimidazione con un’assemblea pubblica indetta questo pomeriggio per fare il punto sulla situazione e per ripartire tutti insieme.
E’ quindi necessario che, sia dal mondo istituzionale che civile, si levi a gran voce un coro di condanna per questo atto di violenza che – ricordiamo – “aumenta l’odio e nient’altro”.