Di seguito il comunicato: Il problema dell’ortopedia è gravissimo in una situazione grave. L’ortopedia è una delle unità operative la cui presenza caratterizza un ospedale spoke
e la cui assenza di fatto declassa l’ospedale di Castrovillari che non potrà essere, per questa carenza, un ospedale di riferimento, anche a seguito delle altre cose sono state già tolte. L’opposizione al provvedimento di chiusura dell’ortopedia deve essere mantenuta assolutamente non solo per un criterio formale ma sostanziale rispetto alla necessità della popolazione di Castrovillari e del territorio, sia per la collocazione che ha l’ospedale vicino l’Autostrada, ma anche per i volumi di lavoro che sono importantissimi e che non possono essere delegati a Corigliano, Paola e Cosenza. Castrovillari ha la necessità che anche la classe politica si svegli e la smetta di andare avanti a comunicati e dichiarazioni lasciando le cose peggio di come le hanno trovate. Occorre uno scatto di orgoglio e una compattezza che fino ad ora è mancata. Così come le istituzioni, i partiti politici, le forze sociali debbono lavorare di concerto per ridare a Castrovillari il diritto alla salute che si sta progressivamente affievolendo. Chiederemo di indire un consiglio comunale urgentissimo da tenersi il 7 marzo, la mattina, in ospedale per accendere i riflettori su questa vicenda. Riflettori che non dovranno essere spenti, se non quando questa vertenza territoriale sarà risolta per come deve, cioè con la non chiusura del reparto di Ortopedia. E oggi pomeriggio, nel corso della commissione territoriale, chiederemo di avanzare la proposta di una moratoria nell’attuazione del provvedimento di chiusura in attesa che ci siano gli sviluppi favorevoli che tutti auspichiamo e per i quali tutti dovremmo lavorare all’unisono.