L’Associazione Nazionale “I Nostri Angeli” vite spezzate dalla sanità e società malata esprime tutta la solidarietà e vicinanza alla Famiglia Ruscio nostra associata, condividendo pienamente
quanto esternato dalla stessa, nell’attesa delle motivazioni della sentenza ribadiamo che è vergognoso dopo tre anni di calvari arrivare ad una condanna così iniqua. Il nostro Collegio Legale è a disposizione della Famiglia per sostenere l’appello. E’ vergognoso leggere nella perizia disposta dal Magistrato che nell’eseguire la tracheotomia ad Eva gli siano state rotte le vertebre, ci si chiede quali siano state le sofferenze atroci prima di morire. E per tutto questo orrore lo Stato riconosce la pena di un anno per un sanitario e 10 mesi singolarmente per altri due. E’ vergognoso che le Istituzioni tutte, silenti, compiacenti e consenzienti permettono certe ingiustizie. Il sottosegretario alla salute Martini in una trasmissione televisiva nazionale sul tema malasanità ebbe ad indignarsi per una sentenza assolutoria per la morte di un cane per mano di un veterinario paragonando tale dolore allo stesso modo della perdita di una vita umana, è vergognoso che il parlamento tutto si è attivato a Ottobre per legiferare in base alle direttive Europee la legge sugli animali in materia di uccisione e di maltrattamenti aumentando le pene fino a due anni, mentre per l’omicidio colposo di cui trattasi le pene max sono di 5 anni, con una proposta in Parlamento in attesa di essere convertita, laddove invece di inasprire le pene per come già fatto per gli animali depenalizza il reato sminuendolo in colpa professionale da risarcire, questa è la considerazione dello stato sulle persone, che dovrebbero essere tutelate dalla Costituzione. E’ vergognoso la lentezza dei processi. E’ vergognoso che per tali processi il Giudice si debba avvalere della consulenza di Medici in qualità di CTU, ed è notorio che questi già cadenzano l’istruttoria (a cui pende lo spettro della prescrizione) con le perizie che vengono sistematicamente depositate fuori termine anche dopo anni, ed è vergognoso che per tali motivazioni nessun perito è mai stato estromesso dall’albo. Né l’Ordine dei medici ha mai intrapreso provvedimenti disciplinari nei confronti dei medici indagati e sottoposti a procedimento penale, se non per l’intervento del Ministro della Salute in un solo caso (è notorio che le mele marce vanno tolte se si vuole preservare le altre). E’ Vergognoso che dobbiamo assistere in aula dei Tribunali alle calunnie da parte dei medici imputati nei confronti dei nostri cari laddove recitano che tanto in ogni caso dovevano morire (che ci dicono se c’è una persona che nasce ed non e destinata a morire, certamente questo non autorizza nessuno a farlo per saccenza, imperizia e negligenza). Chiediamo al Presidente Scopelliti in qualità di Commissario straordinario della sanità in Calabria i di capitano di questo barcone sanitario alla deriva cosa intende fare con il suo governo, se vuole mettere in atto quello che, chi l’ha preceduto ha omesso, ovvero ci riferiamo alla relazione Serra/Riccio che lui ha, pubblicamente approvato, la stessa i cui componenti erano Magistrati, Prefetti, Comandante dei NAS, Medici del Ministero della Salute, Docenti Universitari in Medicina, dove testualmente hanno scritto “i Direttori Generali avrebbero a fronte di questi eventi luttuosi, potuto e dovuto prendere quei provvedimenti disciplinari ai sensi dell’Art. 36 del C.C.N. comparto sanità, quali la sospensione cautelativa ed nei casi più gravi il licenziamento (ci si chiede sponte se la morte rientra nei casi più gravi?), senza aspettare l’esito della Magistratura, ad oggi ci risulta che solo a Cosenza è già stato licenziato in tronco un Urologo per tutti gli altri casi i Direttori Generali non hanno in alcun modo messo in atto tale disposizione, ma ci risultano comportamenti omissivi ed in alcuni casi, medici coinvolti in tali circostanze sono stati anche oggetto di avanzamenti di carriera. Ci risulta inoltre che ci sono medici rinviati a giudizio, con altri rinvii ed altri avvisi di garanzia, chiediamo a Lei Presidente quante morti taluni sanitari debbano collezionare affinché si attuano tutti i provvedimenti amministrativi, premesso che i medici hanno un contratto dirigenziale e quindi fiduciale con l’azienda. Ci risulta inoltre che alcuni medici rinviati a giudizio hanno chiesto il pagamento del loro avvocato all’azienda. Cosa ancora dobbiamo pagare i Calabresi e noi vittime a cui ci è stato imposto un pagamento con il sangue dei nostri cari, affinché tutte queste spese che hanno ingenerato questi individui (risarcimenti, spese legali e assenze dal lavoro per le udienze) sul già esorbitante deficit sanitario. L’unica magra consolazione è che quando questi sono convocati in tribunale vi è garanzia per il paziente. Aspettiamo Fiduciosi un Suo intervento risolutivo per tutti questi problemi, e siamo aperti ad un confronto costruttivo.
Associazione Nazionale “I Nostri Angeli”