Sono gli episodi legati al parto, spesso cesareo, e alla nascita le cause piu’ frequenti alla base degli episodi di presunti errori o malasanita’ commessi da medici e strutture ospedaliere in Italia,
secondo la casistica raccolta dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari. Tra le segnalazioni raccolte infatti, solo tra giugno a settembre circa, sono stati 19 su 47 i casi di neonati o puerpere morti in seguito al parto, per un cesareo mancato o ritardato o per il pellegrinaggio tra diverse strutture. Una lunga sequenza di episodi cui si e’ aggiunto, ultimo in ordine di tempo, quello della neonata morta subito dopo la nascita all’ospedale civile di Partinico. Le storie e il tipo di presunti errori sono simili, e spesso si sono verificate negli ospedali di Calabria e Sicilia. Ad esempio a luglio una bimba e’ morta dopo essere nata con un cesareo per un distacco di placenta all’ospedale di Rossano, mentre stava per essere trasferita in un’altra struttura a Cosenza. A Vibo Valentia una donna e’ morta dopo aver dato alla luce il figlio con un cesareo per complicazioni dovute a un’emorragia. Ad agosto poi ci sono stati due casi di lite, uno tra ginecologi al Policlinico di Messina in cui nel primo caso hanno subito danni madre e figlio. Vari poi i casi di neonati deceduti, in coma o invalidi per un cesareo negato o ritardato, o episodi di errori, in cui ad esempio sono stati dimenticati nell’addome della madre tubi di drenaggio di 43 cm dopo un cesareo, o le ferite dell’intervento si sono infettate per mancanza di copertura antibiotica durante l’intervento, o al neonato e’ stato somministrato gas anestetico al posto dell’ossigeno.