“31 ottobre 2002: scuola elementare di San Giuliano di Puglia; 6 aprile 2009: Casa dello studente dell’Aquila. Sono solo alcuni degli edifici simbolo di sismi che vorremmo dimenticare, il cui ricordo però deve resistere
come monito per l’Italia intera affinché possa non ripersi mai più una carneficina di giovani e bambini figlia della negligenza e dalla mascalzonaggine dell’uomo incapace di guardare oltre la punta de proprio naso. Non è però sperando che le cose tendono a migliorare, ma prevenendo con i mezzi giusti ed investendo su di una politica sana e trasparente, anche attraverso la denuncia pubblica”. Lo afferma in una nota il Consigliere comunale del PdL Beniamino Scarfone, il quale sottolinea che “bene hanno fatto i ragazzi, rappresentanti dal gruppo consiliare del Popolo della Libertà della VII Circoscrizione, con in testa il proprio capogruppo Luigi Amato, della Federazione Provinciale di Azione Studentesca e dei Rappresentanti d’Istituto del Liceo Scientifico ‘A. Volta’, che lo scorso 07 giugno presso i locali della circoscrizione di Modena hanno proiettato un filmato shock sull’istituto scolastico superiore presente sul territorio di S. Sperato”.
Nella nota si legge ancora: “Il video, frutto di un lungo lavoro partito dal problema della perenne cantierizzazione esterna del liceo e dunque della sua attuale incompiutezza, ha scovato delle vergognose verità interne, verità che mostrano la pericolosità di una scuola, inaugurata solo poco più di due anni fa, precocemente logorata e minata da lunghe crepe la cui ampiezza è messa in risalto dal filtraggio della luce del sole. Poi umidità, scale fatiscenti, discariche abusive dentro l’area cantierizzata, lo scheletro della palestra incompiuta, un campo polivalente mai cominciato, e la costruzione di un campo di calcio a cinque che procede a singhiozzo. Se tutto ciò è impensabile per il rispetto del sacrosanto diritto allo studio, sancito dalla nostra Costituzione, ancora di più lo è, fino a sfiorare il ridicolo, se la scuola in questione si appresta a compiere il suo terzo anno di vita e, soprattutto, se ad essere messo in discussione fosse anche il diritto alla vita”. “Non è naturalmente questo il luogo per parlare di colpe o responsabilità, certo è che il silenzio di un Ente, quale quello Provinciale, proprietario dell’immobile, fa molta paura, specialmente alla luce dei tremendi fatti che hanno visto protagonisti molti istituti scolastici in Italia negli anni passati. Personalmente, e spero tutto il Comune di Reggio, mi affiancherò alle persone che in questi giorni hanno dato voce agli studenti del Volta, ricordando alla Provincia di Reggio – conclude Beniamino Scarfone – che prima di parlare di terzo liceo scientifico sarebbe meglio che procedesse una volta per tutte al completamente ed alla messa in sicurezza dell’istituto sito a San Sperato”. (Roto San Giorgio)