”Cio’ che non manca nel Mezzogiorno e, in particolare in Calabria, e’ la progettualita’, mentre si sente fortemente l’assenza di una certa fiducia nei confronti del mondo imprenditoriale da parte
delle istituzioni”. E’ quanto ha dichiarato il presidente regionale della Confapi, Mario Petramale, commentando i risultati della presentazione (scaduta lo scorso 9 aprile) dei progetti Pon-ricerca e competitivita’ 2007-2013. ”I numeri – ha sottolineato Petramale – dicono che il mondo imprenditoriale del meridione non e’ quello che chiede ammortizzatori sociali, ma interventi seri per una politica produttiva che tende a valorizzare prima d’ogni cosa il capitale umano. Leggo le stime che parlano di 533 progetti, in cui a parte le 258 grandi aziende, hanno trovato coinvolgimento – dice Petramale – 319 medie e 1169 tra piccole e micro-imprese. Tutti i progetti presentati sono stati redatti in collaborazione col mondo della ricerca e in particolare quella universitaria e questo la dice lunga su come da queste parti la ricerca trovi sbocco o spera di trovare sbocco nel trasferimento tecnologico. L’importo complessivo e’ di sei miliardi di euro”. ”Le medie, le piccole e le micro imprese si sono dimostrate le piu’ dinamiche il loro peso incide nell’economia globale dei progetti per un 79 per cento – sostiene Petramale – il che significa che c’e’ un’aspirazione, non solo a guardare oltre il muro della crisi, ma anche a superarlo e a guardare verso un futuro diverso da quello che ci si lascia alle spalle”. ”La Calabria, in particolare, ha dimostrato di voler dire la sua. Davanti a uno stanziamento, da parte dell’Apq, del Ministero e dalla Regione, di 80 milioni di euro, l’importo dei progetti – afferma Petramale – ha superato con un ampio margine i seicento milioni. Si tratta di progetti che in massima parte sono stati curati in collaborazione con l’ottimo staff del Liason office dell’Universita’ della Calabria. Progetti, quindi, che hanno una valenza e un peso rilevante. Davanti a queste cifre e alla qualita’ degli elaborati la politica e le istituzioni hanno notevoli responsabilita’. Il ministro Scajola dovra’ dare una risposta certa al quesito che vede contrapposte le regioni del Sud, in particolare la Calabria, a quelle del Settentrione e le Pmi alle grandi imprese”.