Oggi alla vigilia delle elezioni regionali, la cooperazione calabrese fa sentire la sua voce. E il momento non è casuale. Perché la cooperazione calabrese non vuole avanzare pretese ma valutare proposte. Quelle dei tre candidati alla carica di Governatore della Regione Calabria.
E lo fa attraverso una delle Associazioni che più la rappresenta sul territorio calabrese: l’UNCI Calabria. Interpellando uniformemente tutti gli sportelli provinciali calabresi che non hanno potuto far altro che ascoltare le proprie associate, e divenire voce unica su tutto il territorio regionale dinnanzi alle istituzioni.
Il quesito è semplice. La risposta è tanto ardua quanto attesa.
Illustrissimi Candidati,
in una Regione come la nostra in cui la cooperazione rappresenta un’importante percentuale del prodotto interno lordo, unico settore a generare valore aggiunto grazie alla sua funzione anticiclica in un momento di cosi particolare crisi, oggi si ha l’esigenza primaria di conoscere le prospettive. Di crescita. Di sviluppo. Di opportunità.
Analizzando distintamente tutti i settori del movimento cooperativo: quello sociale, agricolo, della pesca, e dell’edilizia.
Partendo dal primo e sicuramente più significativo e spesso, forse, più danneggiato. Perché le cooperative sociali costituiscono un’ entità che agisce in ausilio alle strutture pubbliche, che offrono servizi efficienti, laddove vi è un disservizio da parte della Regione, soprattutto nel settore della sanità che in questi anni non sarebbe sopravvissuta senza il sostegno delle cooperative che, anziché esser gratificate sono state penalizzate: con ritardi nei pagamenti, e con totale assenza di strutture in loro ausilio. Quale sarà il loro futuro?
Seguendo con il settore agricolo, essendo uno dei più rappresentativi della Regione Calabria, si deve porre un’attenzione particolare e creare una dotazione di strumenti ad hoc per lo sviluppo di piani e iniziative progettuali confacenti alle attività degli agricoltori.
Ancora, per il settore pesca è necessario innanzi tutto esaminare il passato e sulle considerazioni che ne deriveranno porre le basi per un futuro, ci si augura, più promettente. Perché in merito alla programmazione comunitaria c’è da fare una riflessione approfondita sul fatto che la maggior parte delle somme poste a finanziamento non sono state spese ma rispedite al mittente, penalizzando il settore e le cooperative di pescatori che hanno subito bandi strutturati in modo poco articolato e senza tener conto delle loro esigenze.
Concludendo con il settore dell’edilizia, dove la cooperazione di abitazione è uno strumento di fondamentale importanza per la promozione della famiglia e dell’integrazione sociale su ampia scala. Per questo motivo sono necessari interventi che valorizzino il settore.
L’UNCI Calabria sottolinea, quindi attraverso questa lettera aperta, le necessità per il settore della cooperazione:
· Una reale valorizzazione della qualità del servizio nelle gare d’appalto attraverso il metodo della condivisione e della co-progettazione, e il rispetto delle normative che prevedono l’affidamento diretto di servizi alle cooperative sociali d’inserimento lavorativo da parte delle amministrazioni locali;
· Per le cooperative che operano con la P.A. , la creazione di appositi fondi o di strumenti diretti a supportare le cooperative nelle fasi di ritardo di pagamenti delle P.A., e introducendo meccanismi di compensazione con debiti di carattere tributario o contributivo;
· Per le cooperative sociali che svolgono servizi socio assistenziali, l’adeguamento delle rette, che vengono corrisposte dalla Regione, per i servizi erogati in favore di soggetti diversamente abili, malati psichiatrici, ecc…;
· L’eliminazione, o il riconoscimento di agevolazioni, per l’IRAP per le cooperative;
· Il potenziamento all’uso delle risorse FEP, anche attraverso lo snellimento della burocrazia e alla creazione di appositi centri di assistenza della pesca (CAP);
· Il monitoraggio sulle politiche abitative dei Comuni, e la destinazione di aree urbane per la costruzione di alloggi per le giovani coppie, per gli anziani e per gli immigrati.
Per tutte queste problematiche, una è la domanda che le cooperative Vi pongono. Se e come riuscirete a trasformare le minacce del settore in opportunità per l’economia calabrese?
I Coordinatori Provinciali UNCI CALABRIA
Dott. Dieni Giulio
Coordinatore prov. UNCI CS
Dott. Stasi Leonardo
Coordinatore prov. UNCI CZ
Dott. Graniti Antonio
Coordinatore prov. UNCI KR
Dott. Ippolito Maurizio
Coordinatore prov. UNCI VV
Dott. Sergi Saverio
Coordinatore prov. UNCI RC