Dichiarazione congiunta del Segretario Generale USR CISL Calabria Paolo Tramonti e del Segretario Generale FIT CISL Calabria Annibale Fiorenza
“Quanto sta accadendo nel settore dei trasporti non può che generare allarme e preoccupazione”. E’ quanto affermano il Segretario Generale della USR CISL Calabria Paolo Tramonti e il Segretario Generale FIT CISL Annibale Fiorenza, a seguito alla decisione di Trenitalia di sopprimere ben 12 treni da e per la Calabria.
“Quel che è ancora più grave – proseguono Tramonti e Fiorenza – è che tutto questo avviene in un contesto di costante e continua spoliazione di risorse e investimenti per la nostra Regione.
Come se non bastasse, oltre ai pesanti tagli operati in questi anni dal Governo nei confronti della nostra Regione (per ultimo il blocco degli stanziamenti del PAR-FAS Calabria), si aggiunge il pressoché totale disimpegno dei grandi gruppi di servizi pubblici, non solo Trenitalia e GRUPPO FS, ma anche Poste, Anas, Enel, Autostrade e Telecom, che da più anni stanno letteralmente “saltando” la Calabra dai loro programmi di investimento, con inevitabili riflessi di ordine occupazionale e di riduzione degli organici”.
“Per la CISL tutto questo è inaccettabile – affermano il sindacalisti – quel che ancor di più preoccupa è l’assenza di una qualsiasi presa di posizione (tranne poche eccezioni) della politica e delle istituzioni, che proprio in momenti come questi dovrebbero far sentire forte la propria voce a Roma”.
Oggi, va ribadito ancora una volta, il Mezzogiorno è il grande dimenticato dalla politica nazionale. Per questi motivi la CISL ha rilanciato, proprio in questi giorni, con forza la richiesta di attivazione di un tavolo interistituzionale e sociale di concertazione finalizzato all’attuazione di un Patto di responsabilità per il Sud in grado di dare un forte impulso soprattutto alle aree più deboli del Paese come la Calabria.
In questo ambito il potenziamento di infrastrutture e trasporti rappresenta una priorità assoluta su cui intervenire attraverso iniziative specifiche quali: l’istituzione di un fondo nazionale per rafforzare la progettazione delle opere pubbliche destinandovi fino al 2013 una quota dei fondi europei e dei Fas e l’impegno dei grandi gruppi di servizi pubblici, come Ferrovie, a incrementare i loro investimenti nel Sud almeno del 10%.
Appare quanto mai contraddittorio come nel momento in cui si rilancia con forza la realizzazione del Ponte sullo Stretto, opera di per sé importante e strategica per i territori interessati, che tutte le reti viarie e ferroviarie continuano a versare in uno stato comatoso. Non solo la crisi del Porto di Gioia Tauro ma anche la dismissione degli scali merci ferroviari, la inefficienza, la scarsa qualità e la feroce razionalizzazione dei servizi treno nazionali, le precarie condizioni di fruibilità e di sicurezza dei servizi di TPL e dei collegamenti veloci nell’area dello Stretto, evidenziano la condizione di isolamento e marginalità delle nostre realtà territoriali.
In questo senso per la CISL è del tutto inaccettabile la politica di dismissione di Trenitalia ormai chiaramente orientata ad abbandonare di fatto la nostra Regione, non solo per via dei continui tagli ma anche per l’assenza di qualsiasi livello di confronto con le organizzazioni sindacali. Tutto ciò è la dimostrazione di una assoluta mancanza di volontà a raffrontarsi per migliorare la qualità dei servizi ferroviari per mettere in campo un nuovo modello di sviluppo che nella realizzazione di un moderno sistema delle infrastrutture, dei trasporti e della logistica integrata trovi il suo asse portante in una prospettiva di modernità, efficienza e attrattività.
In conclusione la CISL rinnova l’appello a Trenitalia affinché riveda i programmi nei confronti della nostra Regione e fa appello alle forze politiche e istituzionali, ai vari livelli, affinché esercitino un’azione forte, tesa a scongiurare il perpetuarsi di politiche penalizzanti per la Calabria.