Roberto Castagna è stato riconfermato nella carica di Segretario generale regionale della Calabria. Il IX Congresso regionale, che è stato celebrato sabato 30 gennaio 2010 all’Hotel 501 di Vibo Valentia, gli ha conferito all’unanimità (un astenuto) il terzo mandato. Su sua stessa indicazione la segreteria è composta in una formula allargata, più rappresentativa. I nuovi componenti dell’organismo sindacale sono: Alfonso Cirasa, Bonaventura Ferri, Giuseppe Bartolo, Raffaele Gentile, Emilia Silva, Bruno Marte, Antonio Merlino, Luciano Prestia, Domenico Tomaino, Mario Zavettieri. Tesoriere è stato riconfermato Pino Zito. Il Congresso ha inoltre votato un ordine del giorno sulla situazione di Sviluppo Italia, in via di liquidazione, e impegna l’organismo regionale “ad assumere come attività prioritaria e strategica quella di fronteggiare le problematiche inerenti le questioni dello sviluppo e del credito, predisponendo proposte e attuando iniziative in stretta sinergia con le categorie di volta in volta segnatamente competenti”. All’inizio dei lavori è stata espressa solidarietà al giornalista Michele Albanese del Quotidiano della Calabria, vittima di un’intimidazione. Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha voluto porgere personalmente il suo saluto ai delegati in apertura dei lavori. “Non volevo mancare –ha detto- per il rapporto istituzionale che mi lega al sindacato e per il legame profondo con il segretario generale regionale Roberto Castagna”. Il Governatore ha definito il Sindacato Uil “un osservatore di qualità di quello che ha fatto il governo regionale in questi 5 anni” e ha consegnato al Segretario regionale Roberto Castagna e al Segretario organizzativo della Uil nazionale Carmelo Barbagallo una copia del volume con i risultati dell’amministrazione regionale, presentato ieri a Catanzaro. “In Calabria -ha aggiunto elogiando la Uil- il sindacato tende all’unità, in controtendenza con quanto avviene in altre regioni d’Italia, e abbiamo affrontato un pezzo di strada insieme”. Hanno inoltre portato il loro saluto il sindaco di Vibo Valentia Franco Sammarco, il presidente della Commissione per l’emersione del lavoro irregolare Benedetto Di Iacovo, il neosegretario generale regionale della Cisl Paolo Tramonti, Raffaele Mammoliti della segreteria regionale della Cgil Calabria. La corposa relazione del Segretario generale regionale Roberto Castagna ha affrontato molti temi, dalla crisi economica all’industrializzazione, dal Porto di Gioia Tauro all’immigrazione, seguendo il filone tematico “Sviluppo e solidarietà”. (v. allegato) E’ seguito un dibattito vivace tra i delegati, che non hanno risparmiato autocritica ma anche rinforzato la necessaria spinta a ripartire verso i prossimi quattro anni. Il sindacato, hanno ribadito i segretari provinciali e i rappresentanti di categoria, non può e non deve tacere sulle situazioni di disagio in Calabria e sui tentativi predatori delle politiche nazionali a favore delle regioni settentrionali. Il sindacato deve continuare a essere attento, interlocutore fermo con le istituzioni e la politica. In rappresentanza della Uil nazionale, a causa dell’impossibilità del Segretario generale confederale Luigi Angeletti che ha dovuto disdire la sua presenza all’ultimo momento per altri impegni, ha partecipato ai lavori Carmelo Barbagallo, Segretario organizzativo Confederale. “Ho apprezzato moltissimo la relazione del Segretario Castagna, importante perché ha dato un contributo di proposte” ha detto parlando ai delegati. Barbagallo ha rimarcato che la Uil è un partito libero, democratico e riformista che è sopravvissuto nel corso degli anni anche in periodi di sconvolgimenti politici come la crisi della Prima Repubblica. “Con la globalizzazione –ha detto ancora- molti Paesi sono diventati ricchi (esempio in Sudamerica o in Cina) mentre in Calabria e nel Mezzogiorno d’Italia in genere è successa un’altra cosa: siamo diventati poveri pur non essendo mai stati ricchi”. Molte le contraddizioni evidenziate dal Segretario. Innanzitutto c’è la consapevolezza che in Italia le politiche economiche non sono mai dettate dai popoli, dal territorio. Ma poi si consideri una forte incongruenza; i banchieri siedono nei Cda delle società a cui prestano soldi, e gli imprenditori siedono nei Cda delle banche. “Dobbiamo sconfiggere l’illegalità se vogliamo lo sviluppo” ha poi sottolineato Barbagallo, che ha raccontato i motivi del diniego degli industriali veneti all’invito a investire in Sicilia (secondo la sua esperienza di sindacalista): mancanza di infrastrutture, burocrazia troppo lenta, mancanza di sistema bancario competitivo, scarsa intrapresa degli imprenditori locali, la criminalità organizzata. “Da allora –ha detto il Segretario organizzativo della Uil- sono passati molti anni ma la situazione non è cambiata. Gran parte della colpa ce l’abbiamo anche noi, ce l’ha il sindacato, non possiamo scaricare la responsabilità su nessuno”. Carmelo Barbagallo si è detto d’accordo con l’impostazione mediterranea della questione meridionale, sollevata dal Segretario regionale Castagna nella sua relazione, e ha commentato:”Tutto quello che si fa in Europa in Italia non riusciamo a farlo. Non potremo mai essere competitivi così. Ma abbiamo anche bisogno di un sindacato europeo più forte, per poter dialogare con le multinazionali”.