Lunedì 19 ottobre 2009. La Calabria com’è noto a tutti è una delle regioni d’Italia a più elevato rischio sismico, con l’area circoscritta in particolare allo Stretto di Messina che riguarda dunque la provincia di Reggio Calabria che in ambito europeo presenta fattori di criticità sotto questo punto di vista tra i più alti in assoluto.
In questo quadro peraltro ben conosciuto per via dei numerosi e tristi episodi che nel corso della storia hanno interessato la nostra regione, credo che debba meritare una sottolineatura particolare oltre che un plauso convinto, il lavoro svolto dal Consiglio Regionale in occasione del’ultima seduta che non a caso ha messo al centro dell’attenzione quale momento di massimo impegno da parte dell’aula, proprio l’approvazione della norma intitolata “Procedure per la denuncia, il deposito e l’autorizzazione di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica”. L’approvazione all’unanimità di questa legge costituisce un tassello importantissimo nel percorso di regolamentazione e messa in sicurezza degli edifici calabresi. Legge che tra le altre cose si è avvalsa del prezioso e qualificato contributo di importantissimi enti come il Centro Europeo di Formazione e Ricerca in Ingegneria Sismica, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’Università degli Studi di Pavia e l’Istituto universitario di Studi superiori di Pavia. A ciò si è aggiunta anche la collaborazione anche questa decisiva, degli ordini professionali che nello specifico saranno chiamati a fornire un supporto per la predisposizione del regolamento attuativo. Ciò che accadeva fino ad oggi infatti era che l’autorizzazione preventiva dei progetti veniva sostituita con il deposito e il conseguente controllo a campione. Da ora in avanti invece com’è stato ottimamente ribadito anche dalla relazione del consigliere Pino Guerriero e dalle valutazioni dell’assessore ai lavori pubblici Luigi Incarnato, avremo un controllo sistematico che sia in forma preliminare che durante lo svolgimento dei lavori, interesserà quegli edifici che presentato condizioni strutturali particolarmente complesse. Stesso discorso varrà per quelli ad alta densità abitativa. Ritengo quindi che la strada intrapresa con questa nuova normativa, che di fatto interviene in modo concreto a fattivo su un terreno delicatissimo e di vitale importanza per il nostro territorio come è quello del rischio sismico, sia quella giusta e la soddisfazione in questo caso è doppia vista la grande sinergia che sia a livello politico che sotto il profilo scientifico, è stata prodotta per definire questa legge.
On. Cosimo Cherubino
Consigliere Regionale
Regione Calabria