“Siamo tutti vicini ai fratelli siciliani e qualsiasi parola e’ insufficiente a esprimere il cordoglio davanti ai morti di questa ennesima sciagura. E’ un dramma immane quello che e’ avvenuto in provincia di Messina. Il loro lutto e’ anche il nostro. Siciliani e calabresi, nei secoli, sono stati
accomunati da diverse sventure. E una sciagura simile, per fortuna senza tante vittime, la Calabria l’ha vissuta soltanto un anno fa, quando il maltempo ha infierito diffusamente su un territorio fragile e una frana, una delle centinaia che hanno messo in ginocchio la regione, si e’ abbattuta sull’autostrada provocando due morti, tagliando in due l’Italia, causando disagi enormi e prolungati per mesi”. Lo afferma il presidente della Regiona Calabria, Agazio Loiero. “La Calabria, ferita gravemente – aggiunge Loiero – e’ stata ignorata da Roma. Il governo centrale, dopo una fugace visita di Bertolaso e alcuni impegni assunti, ha stanziato, con due ordinanze, meno di venticinque milioni, una cifra molto ma molto distante dalle necessita’. Ancora dopo un anno, tuttavia, ne ha messo a disposizione soltanto sei e non abbiano notizia delle somme rimanenti. Insomma la Calabria e’ stata lasciata sola. Sono convinto, pero’, che come sara’ per la Sicilia anche per la Calabria ci dovra’ essere l’impegno da parte dello Stato per risolvere i problemi legati al dissesto idrogeologico del territorio. La Regione Calabria, infatti, ha programmato di spendere piu’ di ottocento milioni di euro per riparare i guasti al territorio e alle infrastrutture. Ma nessuna regione, davanti a eventi drammatici e luttuosi come quelli che hanno colpito la provincia di Messina due giorni fa o a ripetizione si abbattono sulla Calabria (un anno fa la tragedia dell’Autostrada e delle strade cancellate dalle piogge, ma gia’ c’erano stati i morti di Soverato e quelli di tante frane nelle zone interne), puo’ riprendersi senza il conforto della solidarieta’ nazionale. Anche perche’ in queste tragedie il fatalismo non c’entra. Il dissesto idrogeologico e’ noto in maniera molecolare mediante mappe dettagliate, e gli studiosi di difesa del suolo da decenni ripetono l’allarme: il Sud rischia di liquefarsi sotto piogge insistenti, com’e’ avvenuto per molte zone della Calabria nell’inverno scorso o come, peggio, e’ avvenuto adesso nel Messinese. Voglio sperare che la tragedia del Messinese – conclude il presidente della Regione Calabria – induca finalmente il governo nazionale a varare un vasto e definitivo piano di interventi idonei per mettere il territorio a regime in Sicilia come in Calabria, creando condizioni di sicurezza in tanti paesi minacciati da frane e smottamenti. Servono, infatti, investimenti consistenti che non sono alla portata delle singole regioni. E servono subito”. (AGI)