Riceviamo e pubblichiamo:
L’istituto della supplenza tra consiglieri regionali, previsto dalla Legge Loiero-Bova, comporterà un ulteriore aggravio alle già deficitarie casse regionali e sancirà ufficialmente la nascita della figura del “politico precario”.
Risulta assurdo che in una Regione come la nostra, dove si dovrebbero centellinare le spese legate ai costi della politica, per investire magari in seri percorsi formativi per i giovani o in una sanità efficiente,si decida di ingenerare questo perverso meccanismo politico che porterà, prima di tutto, ad un aumento della spesa e poi ad una forma di instabilità tale che col tempo tenderà a fare aumentare anche il numero dei consiglieri stessi.
Il mandato di un Consigliere Regionale non può essere legato al destino ed alla tenuta in Giunta di un assessore.
Pensate alla vorticosa girandola di rimpasti cui ci ha abituati Loiero ed il centro sinistra: un’infinità di Consiglieri sarebbero entrati in aula per poi presto decadere per cedere il posto a chi dall’Esecutivo regionale veniva spedito tra i banchi della maggioranza.
Una riforma della Legge elettorale e dello Statuto che vadano in questa direzione, quindi, ha tanto il sapore di un nuovo sistema clientelare che spinga chi abbia beneficiato dell’attenzione di questo governo regionale a candidarsi nel 2010 offrendo una chance al ripescaggio per chi non dovesse essere eletto.
Allo stesso modo, il sistema delle primarie farà certamente lievitare i costi della politica, sbugiardando i proclami di chi va dicendo da anni di aver prodotto risparmi e tutto questo, naturalmente, mettendo le mani dentro le tasche dei calabresi.
La Calabria, piegata dall’inefficiente maggioranza di centro sinistra, avrebbe meritato molto di più da una compagine governativa che è riuscita a dilapidare tutte le promesse fatte durante la passata campagna elettorale.
Daniele Romeo
Dirigente Nazionale Giovane Italia
Presidente Regionale Giovane Italia