''Nonostante i dati degli Istituti di ricerca collochino la Calabria nella parte bassa della graduatoria, sarebbe ingiusto non riconoscere che, nel 2007, sono stati fatti alcuni significativi passi in avanti, tuttavia bisogna fare molto di piu' su lavoro, sanita' e giustizia''. A dichiararlo e' il Segretario generale della UIL Calabria, Roberto Castagna, che descrive una situazione calabrese, che, seppur tra ombre e luci, e' riuscita, nel 2007, a produrre alcuni risultati da non sottovalutare: il passaggio di funzioni ai Comuni e alle Provincie; la programmazione della Cittadella regionale; la delibera sulla Stazione Unica Appaltante; l'elaborazione di un POR Calabria 2007-2013, che ha ricevuto il gradimento della Commissione Europea e l'avvio di un Piano per il Lavoro che, grazie alle risorse comuntarie, dovrebbe creare circa seimila occasioni lavorative nel biennio – secondo Castagna – sono elementi che, anche se non cambieranno la difficile situazione, rappresentano segnali di incoraggiamento sulla possibilita' di innescare processi virtuosi in una regione da anni caratterizzata da illegalita', sottosviluppo, disoccupazione e precarieta' diffusa. Questi risultati non hanno avuto il giusto risalto per una serie di fattori, che il Segretario della UIL individua: nella debolezza del personale politico, attenzionato, piu' che mai, dalle numerose indagini da parte della Magistratura; nell'eccessiva litigiosita' all'interno della maggioranza di governo e in una questione morale che ha alimentato il fenomeno dell'antipolitica, tanto da cancellare quel poco di buono che questo Governo ha saputo produrre. Sulla controversa questione degli ''indagati'', Castagna parla di una vicenda che rischia di disorientare i cittadini, oltre che distruggere il politico attenzionato, se non si provvede a velocizzare le indagini in corso. ''Non ho mai pensato che i politici debbano godere di immunita' e, quindi, di particolari privilegi, tuttavia mi sentirei di chiedere che in presenza di indagini il politico debba avere una sorta di corsia preferenziale nella velocizzazione del procedimento in virtu' del fatto che un amministratore indagato certamente non e' di buon esempio per i propri amministrati. Sulla litigiosita' interna alla maggioranza, basterebbe ricordare che la Calabria e' forse l'unica regione d'Italia che da oltre un decennio non ha mai avuto una opposizione e, di conseguenza, i limiti dell'azione politica sono da ricercare nella carenza di lavoro di squadra e nei difficili equilibri interni. Infine, sulla questione morale e il conseguente fenomeno dell'antipolitica, la Calabria si trova, piu' o meno, nelle identiche condizioni che esistono nel Paese. Una delle cause risiede nella crisi dei Partiti, nell'assenza di sedi e strumenti di selezione della classe dirigente e, per una parte politica calabrese, il prevalere dell'interesse privato e personale sugli interessi di carattere generale.