Nella popolosa regione di Duisburg, dove alla vigilia di Ferragosto sono stati uccisi sei italiani legati alla 'ndrangheta calabrese, la mafia e' presente ovunque. La strage "non mi sorprende, la regione e' un bastione della 'ndrangheta -dice l'ex boss pentito Giorgio Basile al quotidiano tedesco 'Expressen'- La polizia non ci ha mai voluto credere, ma i tedeschi si devono convincere una buona volta che li' ovunque, dove c'e' una pizzeria c'e' la mafia". Cresciuto in Germania, il 47 enne Basile ha confessato di aver partecipato a 30 omicidi ed e' stato arrestato nel 1998; divenuto collaboratore della giustizia italiana, vive in una localita' protetta del nostro Paese, dopo aver consentito l'arresto di 50 mafiosi con le sue testimonianze. L'ultima in ordine di tempo e' avvenuta in un processo a Dusseldorf, il 18 luglio scorso, contro un trafficante di droga; in videoconferenza dall'Italia e ripreso di spalle, Basile ha raccontato di come riforniva di droga l'accusato, un connazionale di 38 anni. La Germania, aggiunge l'ex boss pentito, e' uno dei nascondigli "preferiti" da chi vuole fuggire dalla Calabria: "ho amici, parenti, e tutti mi devono qualche favore", dice Basile. Ma la strage davanti alla pizzeria "Da Bruno" di Duisburg, con tutti quei morti, "non e' normale", commenta, e "qualcosa deve essere andato storto". Quanto ai responsabili, "non verranno mai presi", aggiunge Basile, considerando che "sicuramente, in 20 minuti, erano gia' in Olanda. Li' si puo' trovare posto in albergo senza bisogno di mostrare il passaporto". (Adnkronos)