Il mare lì ad un passo e tanta voglia di divertimento.
Con la conferenza stampa di presentazione è ufficialmente iniziata, a Palmi, la due giorni di gare per la fase finale interregionale (Calabria e Basilicata) del settimo campionato italiano di Footvolley.
Al lido Summerland di località Pietre Nere, il primo a prendere la parola è stato Francesco Trentinella, neo assessore allo sport del comune di Palmi e uomo di sport (la pallavolo su tutti) da diversi lustri. “Quando nascono queste nuove realtà sportive serve sempre qualcuno che abbia grande passione: noi diamo il nostro appoggio a tutte le discipline, anche quelle meno conosciute” ha detto Trentinella. Che rimarca anche – nel ruolo di delegato al turismo – l’importanza di “incentivare la vocazione turistica predisponendo degli investimenti di soldi che non siano minimi”. Chiaro il riferimento al bilancio e ai fondi da stanziare per lo sport a Palmi: “Cercheremo – ha proseguito Trentinella – di far fare tutto a chiunque, privilegiando in particolare coloro che si spendono per i giovani e per i settori giovanili. Se un ragazzo cresce con i sani principi che gli ambienti dello sport devono insegnare è molto probabile che domani sia un cittadino migliore. È un sistema efficacissimo – ha voluto rimarcare ancora l’assessore – per fare crescere i giovani nella propria terra”.
Nel ruolo di responsabile tecnico per la Calabria e la Basilicata è intervenuto Pino Giovazzino: “Il Footvolley è una disciplina in crescita che sta trovando una significativa consacrazione soprattutto sulle spiagge della riviera romagnola. C’è un numero di atleti in crescita, al momento vantiamo cifre intorno ai 10mila tesserati alla federazione”. Immancabile la curiosità su dettagli tecnici e sulle peculiarità della disciplina: “Si utilizzano i fondamentali del calcio, ma bisogna pensare da pallavolisti – ha spiegato Giovazzino – Rispetto alla pallavolo c’è maggiore spettacolarità in campo, perché c’è una maggiore varietà di colpi. La palla può essere toccata con corpo e piedi, ma non con le braccia e le mani”. Quanto alla diffusione nel mondo, il responsabile tecnico di Calabria e Basilicata ha segnalato Brasiliani, Spagnoli, Francesi e Portoghesi quali migliori esponenti di una scuola radicata nel tempo più che in Italia. Un cenno anche ai prossimi obiettivi della federazione del footvolley: “Puntiamo a rendere la nostra attività non solo periodica e quindi estiva, per soli trenta giorni in un anno. Magari potremmo approntare anche un circuito indoor” è la speranza di Giovazzino.