Il lavoro, l'istruzione scolastica, la formazione professionale, le attivita' culturali, sportive e ricreative e anche la salvaguardia dei rapporti con le famiglie e la professione del credo religioso. Sono questi alcuni dei principali aspetti che vengono curati nelle carceri calabresi attraverso l'applicazione del progetto 'Athena', sottoscritto tra l'amministrazione penitenziaria e le altre istituzioni interessate tra cui la Regione. Nelle carceri della Calabria dove c'e' un elevato tasso di occupazione tra i detenuti viene favorito il reinserimento attraverso una serie di iniziative: per ogni istituto sono state definite le caratteristiche in considerazione delle potenzialita' della struttura circa la presenza di spazi e locali per attivita' e della tipologia di detenuti che vi si trovano. Sono cosi' stati individuati i cosi' detti poli scolastici e universitari (Catanzaro, Vibo Valentia, Paola, Castrovillari e Rossano) e poli lavorativi (Reggio Calabria, Crotone, Vibo Valentia, Catanzaro e Rossano). Sono stati previsti inoltre progetti specifici per le diverse tipologie di detenuti (sex-offenders, donne, giovani, tossicodipendenti, stranieri e disagiati psichici). Infine per quanto riguarda la formazione professionale e' stato presentato all'assessorato regionale un progetto per il finanziamento di 10 diversi corsi. (Adnkronos)