L'assessore regionale
all'urbanistica della regione Calabria, Michelangelo Tripodi ha
avviato, con un primo incontro tenutosi a Lamezia Terme, a cui ha
partecipato anche il presidente dell'autorita' portuale di Gioia
Tauro, Giovanni Grimaldi, una serie di consultazioni programmate per
la elaborazione di un accordo di programma quadro per il porto e per
la piana di Gioia Tauro fra regione Calabria e governo nazionale,
''finalizzato – spiega Tripodi – alla definizione di un programma
organico e coordinato di interventi per il porto e per la piana di
Gioia Tauro in un'ottica di sviluppo territoriale integrato''.
Gli
incontri sono stati prefigurati da parte di Tripodi come ''parti di un
processo di concertazione con soggetti istituzionali e imprese mirato
alla composizione di un insieme condiviso di interventi e iniziative
da inserire nell'Apq''.
Tra gli elementi significativi emersi nel
corso dell'incontro, ''l'opportunita' espressa da parte della
componente regionale di avvalorare il ruolo di Gioia Tauro quale polo
primario intermodale inserito in una 'rete logistica nazionale'''.
A tal fine e' stata ''evidenziata l'importanza di porre in primo
piano nel nuovo Apq, in coerenza con gli orientamenti del 'libro
bianco' sui trasporti della comunita' europea e del piano generale dei
trasporti e della logistica, gli interventi per la realizzazione
dell'asse ferroviario Av/Ac afferente il progetto prioritario Ue per
il corridoio 1 (Reggio Calabria-Brennero) in modo da consentire a
Gioia Tauro una reale intermodalita' mare-ferro e quindi il transito
agevole di treni blocco con container high cube e casse mobili
(trasporto combinato)''. Cio' significa, ''in primo luogo – spiega
Tripodi – intervenire sulle criticita' infrastrutturali di alcune
tratte (sagome gallerie, pendenze, altre) ed estendere il sistema
Ertms (standard di controllo europeo della circolazione ferroviaria)
sino a Reggio Calabria per garantire la continuita' di circolazione
dei locomotori su tutta la rete europea senza interruzioni di
servizio''.
L'obiettivo di fondo dell'Apq, per Tripodi, ''non e' quindi solo
il potenziamento del porto e lo sviluppo della piana, ma quello di
determinare un forte impulso allo sviluppo della Calabria e del
Mezzogiorno, concentrando risorse significative quali quelle ex Ponte
sullo Stretto, risorse Pon e Por, risorse ordinarie e speciali,
attraverso misure per il porto, il retroporto e un collegamento
ferroviario tirrenico Av/Ac''.