Se qualcuno si aspettava che Legambiente offrisse una parola di ottimismo e di speranza rispetto allo stato dei luoghi in Calabria è caduto male: "L'alluvione che ieri ha devastato la provincia di Vibo Valentia" – scrive Legambiente- "evidenzia ancora una volta una regione dai piedi d'argilla. A sei anni dalla tragedia di Soverato, i lutti di ieri ci ricordano drammaticamente quantoil territorio calabrese sia fragile. Fiumi, torrenti e fiumare abbandonate a sè stesse, in balia dell'abusivismo, dell'urbanizzazione delle aree golenali e di greti trasformati in discariche. Non solo" -si fa rilevare – "una pesante eredita' del passato, ma anche una scadente politica di gestione del territorio che resta di drammatica attualita'. In Calabria infatti il 90% dei comuni ha abitazioni in aree di esondazione e appena il 13% realizza un positivo lavoro di prevenzione e cura del territorio per contrastare le alluvioni".