“Abbiamo bisogno che il nuovo governo veda presto la luce e si metta al lavoro. Il paese non può più aspettare. La diminuzione dell’occupazione nel Mezzogiorno ne è l’ultima più evidente prova”. A dirlo il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, dal palco di Locri, nel corso della manifestazione dei sindacati per il primo maggio. Ribadendo l’impegno del sindacato per il mezzogiorno ha aggiunto:
“Noi non abbiamo mai abbassato la guardia in Calabria e in Sicilia, in Puglia e in Campania e dovunque ce ne sia bisogno”. Nella parte finale del suo intervento Epifani ha poi ricordato la recente cattura del boss Provenzano. E proprio sulla questione criminalità ha incentrato la sua ttenzione il numero uno della Uil, Luigi Angeletti. “La delinquenza scomparirà. Ci assumiamo un impegno: non dimenticheremo”. Angeletti ha spiegato che chiederà al nuovo governo “una politica che sostenga chi lavora. E’ ora che la politica si ricordi di questa verità, che il nostro paese è fondato sul lavoro. Chiederemo inoltre che il nuovo governo cominci a fare una nuova politica fiscale e di ristabilire un minimo di giustizia sociale. Noi abbiamo bisogno di lavoro, ma ci devono essere le condizioni. Bisogna concentrarsi sullo sviluppo e il risanamento sarà una conseguenza”. Un “new deal e scelte forti a partire dalla fiscalità di vantaggio”, è invece quanto chiede Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, dal palco di Locri.