scena. . . ! 2013”. La sciantosa Elvira Donnarumma tra Napoli e Belle Epoque musica e parole, eleganza e tradizione con SERENA AUTIERI, testo di VINCENZO INCENZO, regia di GINO LANDI, scenografie di GIANNI QUARANTA, direzione musicale MASSIMO IDA’, lighting designer CLAUDIO ZAMARION, costumi GIANNI SAPONE, in scena ALESSANDRO URSO e con il QUINTETTO POPOLARE ITALIANO Massimo Idà pianoforte, Filippo D’Allio chitarra, Donato Sensini sax e flauto, Matteo Carlini contrabbasso
Raffaele Pizzonia batteria e percussioni, produzione ENGAGE, distribuzione PARMACONCERTI.
Serena Autieri insieme ai suoi musicisti rilegge Elvira Donnarumma, detta “‘a capinera napulitana”, regina indiscussa dei cafè chantant d’inizio 900, anticonformista e antidiva, amata da Eleonora Duse e Matilde Serao.
Dai brani più conosciuti e coinvolgenti, quali ‘A tazz’ e cafè e Comme facette mammeta, a classici passionali immortali come I’ te vurria vasà e Reginella, sino a perle nascoste come Suonne sunnate, Io ‘na chitarra e ‘a luna, Canzone a Chiarastella, oggi ascoltabili solo con il grammofono a tromba, Serena Autieri entra nei luoghi e nei codici del caffè concerto e del varietà, vero e proprio spartiacque tra la musica di Napoli che fu e quella che verrà, con un significativo lavoro di ricerca e rivalutazione nel repertorio dei primi del ‘900, prima che la canzone della Belle Epoque ceda il passo all’inno patriottico con l’entrata in guerra dell’Italia. Tra una “mossa”, una rima recitata e una lacrima, si ritrovano quelle radici poetiche e melodiche ottocentesche e quei profumi arabi, saraceni, americani che Napoli, crocicchio di riferimenti locali e stimoli provenienti da ogni latitudine, ha ruminato e restituito al mondo nella sua inconfondibile cifra.