di Grazia Candido – La sua vita la passa “girando” tra televisione, radio e teatro e nonostante ne abbia fatta di strada in questi anni, ancora oggi dice che la “salita è parecchio lunga e bisogna camminare molto”. Savino Zaba noto conduttore televisivo e radiofonico continua a sperimentarsi imperterrito e, dopo la tre giorni a Bagnara Calabra per il “Premio Mia Martini”, racconta a Strill.it la sua poliedricità svelando anche qualche nuovo sogno da realizzare.
Conduttore televisivo, voce di Radio 2, attore teatrale, doppiatore. In quale veste si sente più a suo agio?
“Amo il palcoscenico nelle varie forme. Faccio radio da 30 anni ma anche la televisione ha un potere straordinario che mi affascina. Ho sempre apprezzato chi riesce a muoversi in più ambiti, come Fiorello, e mi è sempre piaciuta la poliedricità. Nel mio concerto-spettacolo “Canto …. anche se sono stonato” ogni volta che calco il palcoscenico, provo un brivido, un’emozione indescrivibile. Sentire il respiro, l’energia del pubblico che si fonde con le mie, mi emoziona. Mi scuote dentro”.
Ha condotto il “Premio Mia Martini” insieme a Veronica Maya e all’attore comico calabrese Franco Neri, una kermesse prestigiosa che ricorda una grande figlia di questa terra forse apprezzata troppo tardi.
“E’la prima volta che vengo a Reggio Calabria e avete una città bellissima. E’ stata una tre giorni di arte e grande umanità e ho scoperto persone straordinarie, un team organizzativo che mi ha fatto sentire a casa. Ho avuto anche modo di conoscere tanti giovani che amano Mia Martini, una cantautrice che forse, in vita andava celebrata in maniera diversa. E’ stata una delle serate che mi ha lasciato il segno. Spero di tornare a Reggio per presentare il mio libro “Parole parole…. alla radio” e risentire il calore e l’affetto che mi avete donato”.
L’abbiamo vista nello show di mamma Rai “Tale e Quale”. Cosa le resta di quella esperienza?
“E’ un’esperienza che rifarei subito perchè sono riuscito a tirar fuori delle corde del mio lato artistico sino a quel momento sconosciute. Tale e Quale show è un varietà a tutto tondo che, inevitabilmente, fa emergere la propria natura”.
E se le proponessero di fare un reality, si metterebbe di nuovo alla prova?
“No. Me lo hanno chiesto dopo l’esperienza di “Tale e Quale Show” ma ho rifiutato anche se nulla è scontato nella vita. Intanto, continuo a coltivare le mie passioni: radio, teatro, scrittura, televisione e famiglia”.
A proposito di famiglia, che papà è?
“Sono un papà apprensivo, abbastanza presente, controllore. Fare figli è facile, essere genitori è molto più difficile. I figli cambiano la vita e Niccolò è riuscito a cambiare la mia decisamente in meglio”.
Progetti per il futuro?
“Sarò in onda su Rai Radio2, continuo la tournèe dello spettacolo teatrale “Canto.… anche se sono stonato” per raccontare la musica e la storia del nostro Paese dagli anni ’20 agli anni ’60 e sto lavorando a nuovi format per la Tv che spero prendano forma la prossima stagione. Inoltre, il 3 Novembre debutterà lo spettacolo “Una fidanzata per papà” con Sandra Milo, Angela Melillo e Stefano Antonucci e ovviamente ci sarò anch’io“.
Cosa si sente di dire ai giovani che vogliono fare questo mestiere e che però, scelgono il talent invece di investire nello studio?
“In questi anni, si è diffusa l’idea che attraverso il reality la strada sia più breve ma non è così. Bisogna studiare tanto, leggere, incuriosirsi, riempirsi di cultura. Io lo faccio ancora oggi e per me è sempre una nuova scoperta, un nuovo giorno per imparare e migliorarmi”.