‘Torino rifiuta l’intimidazione ed il ricatto” queste le parole di Fassino durante il presidio davanti al bar Gran Gala’ di piazza Sabotino, quartiere generale dei fratelli Crea, boss della ‘ndrangheta torinese. I Crea sono stati arrestati due settimane fa nell’ambito di un’operazione che ha portato in carcere 20 persone fra Piemonte e Calabria. A rispondere all’appello a ” non girare la faccia dall’altra parte” lanciato dalla circoscrizione 3, più politici che gente comune, ma anche esponenti di Ascom, Confesercenti, Libera e sindacalisti. Al presidio c’era anche l’ex procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, che ha sostenuto che per creare anticorpi nella società servono anche iniziative di mobilitazione. “Questa è una città che rifiuta l’intimidazione e il ricatto”. Non dobbiamo lasciare sole le forze dell’ordine, la magistratura, e neppure le potenziali vittime. La manifestazione lì di fronte voleva dare un segnale che, come ha spiegato il presidente di Borgo San Paolo, Francesco Daniele, “nessuno deve sentirsi solo, le istituzioni ci sono”.