“Apprendo con piacere dello sblocco da parte della commissione UE dei pagamenti verso la Calabria di 797 milioni di euro relativi ai programmi 2007/2013”. Lo dichiara in una nota Laura Ferrara Portavoce Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo. “Pagamenti dei quali – aggiunge la parlamentare – la nostra regione era in attesa dal dicembre 2010 e che dovrebbero dare un nuovo respiro a chi in quei programmi aveva sperato per lo sviluppo della Calabria”.
La Ferrara ha poi aggiunto: “Fa bene il governatore Oliverio ad essere soddisfatto di un risultato ottenuto, è bene ricordarlo, anche grazie al Movimento 5 Stelle. Fin dal mio insediamento infatti, già a conoscenza del burrascoso iter riguardante il pagamento del por 2007/2013, ho cercato di capire quale fosse stato l’inghippo per il quale la Calabria stava per lasciare a Bruxelles i finanziamenti su programmi già adottati. Portammo alla luce con un’interrogazione la forte anomalia dovuta al cambio dell’autorità di gestione, modifica della quale la Commissione non sapeva nulla e della quale si interessò anche la deputata M5S Dalila Nesci. Lo abbiamo comunicato noi ai cittadini, lo scorso novembre, della sospensione dei pagamenti a valere sul FESR a favore del programma 2007-2013 ed alla luce di questo, il lavoro svolto è stato di costante informazione sulla realtà dei fatti e indagini accurate anche presso i funzionari che lavorano con la Cretu, per capire come doveva muoversi il nuovo esecutivo regionale al fine di sanare gli errori del precedente. Il funzionario Jan Mikołaj Dzięciołowski, in un incontro formale avvenuto a marzo sull’argomento, sottolineava come la Regione Calabria non avesse ancora redatto la versione definitiva del Pra, accumulando così i ritardi che ci portano ad oggi. È il mese di aprile, abbiamo un presidente di Regione che non completerà la squadra di governo prima di luglio, finalmente abbiamo recuperato quel poco che la Calabria è riuscita a spendere nella programmazione precedente ma rimane la patata bollente della nuova programmazione, ancora in forte ritardo. Manca infatti la versione definitiva del Piano di Rafforzamento Amministrativo, il quale mira a consolidare il quadro organizzativo, legislativo e procedurale e ad identificare le misure di semplificazione e di razionalizzazione del processo di decisione pubblica volto alla tempestiva ed efficace attuazione dei Programmi operativi. In poche parole uno strumento necessario al fine di non commettere più gli errori del passato e magari a risparmiare qualche viaggio a Bruxelles al presidente per la ricognizione dei fondi sulla programmazione 2014-2020”.