La maestosità, la bellezza e la storia dei Bronzi di Riace si possono percepire solo ammirandoli, lasciandosi ammaliare da un indescrivibile fascino e da una bellezza ricca di pregio ed arte. Nel lontano agosto 1972 il caso volle che un sub dilettante, Stefano Mariottini, in una delle sue frequenti immersioni nel tratto di mare prospicente l’abitato di Riace Marina, individuasse a circa sei metri di profondità qualcosa di strano che lo incuriosì molto… Due incantevoli guerrieri interamente in bronzo, completamente nudi, avvincenti, ricchi di storia e di vissuto, poderosi, vitali e potenti che da lì a poco avrebbero conquistato il mondo intero. Iniziarono subito studi e supposizioni sia sui materiali sia sulla provenienza, attribuita all’arte greca del 400 a.C. ed entrambi realizzati, probabilmente, dallo stesso artista a circa trent’anni di distanza l’uno dall’altro. Un patrimonio universale di inestimabile valore artistico – culturale e non quantificabile economicamente. Ma già dal loro recupero, eseguito con imbarazzante leggerezza e con strumenti non appropriati, ci furono molte perplessità e molte strumentalizzazioni. Dopo il recupero, le statue furono avviate per un primo restauro, realizzato a Firenze intervenendo alla pulizia e conservazione delle superfici esterne ed allo svuotamento della terra di fusione all’interno delle stesse, proseguito poi nel laboratorio di restauro del Museo di Reggio Calabria. Le supposizioni dominanti dal 1972 ad oggi, in base al ritrovamento, propendono per la tesi che la presenza a Riace dei due Bronzi fosse dovuta al trasporto con una grossa nave da carico in transito da o verso Roma, in viaggio per essere esposte in altro luogo e, in seguito ad un violento nubifragio, rovesciate in mare. Fa invece riflettere il verbale dei sommozzatori, redatto dopo il recupero.
Questi gli argomenti che saranno discussi venerdì 15 giugno 2018 alle ore 18,00 nell’incantevole giardino dell’Hotel “Federica” di Riace Marina, di fronte alla costa di Riace dove i due guerrieri erano immersi. L’occasione pubblica è organizzata per la presentazione del libro: “I Bronzi di Riace – perché non fu naufragio” scritto dal Prof. Giuseppe Panetta (giornalista, scrittore, editore, appassionato di storia e ricerca) per Arti Grafiche Edizioni. L’evento, è organizzato dal Club per l’UNESCO di Gioiosa Jonica, dal Presidente Nicodemo Vitetta in collaborazione con la direzione dell’Hotel “Federica” di Riace Marina e da “Arti Grafiche Edizioni”. La serata sarà arricchita dalla presenza della Dott.ssa Federica Roccisano (ex Assessore Regione Calabria; Ricercatrice Sociale ed Economista) e dalla Prof.ssa Bruna Filippone, giornalista e scrittrice, che dialogheranno e approfondiranno le tesi sostenute dallo scrittore che pongono nuovi e inquietanti supposizioni in merito alla possibilità che le due statue fossero adagiate in quel posto dalla “mano dell’uomo” e non per naufragio. Vista la bellezza del posto e, il tema del libro, la scultrice e pittrice Mariella Costa, realizzerà in “estemporanea” un’opera pittorica che sarà donata alla struttura alberghiera ospitante. Al termine l’Autore avrà il piacere di condividere un aperitivo augurale con gli ospiti presenti ed effettuare il firma-copie del libro.