Radicamenti è il festival delle tradizioni e culture popolari, in programma dal 19 al 23 dicembre nel centro storico di Mendicino. Finanziato per il terzo anno consecutivo dalla Regione Calabria, è divenuta in pochi anni una rassegna molto apprezzata perché fondata sulla musica, la cultura e le tradizioni popolari del Sud, quali elementi di incrocio che ci caratterizzano come individui e comunità. In un’epoca contraddistinta da una forte mobilità geografica e di comunicazione planetaria, i confini sono divenuti incerti e le persone si troveranno proiettati in un contesto nel quale cultura, paesaggio, ospitalità e tradizioni si intrecciano ad ogni passaggio e offrono esperienze uniche da vivere.
«Lo scopo di chi fa cultura – spiega Checco Pallone direttore artistico del festival – deve essere necessariamente portare a conoscenza di tanti la storia, i fatti, la musica, le tradizioni se si ambisce a un territorio che diventi maturo e dinamico. Abbiamo pensato una rassegna costellata di elementi moderni abbinati alla tradizione, di fenomeni in evoluzione legati a quelli consolidati, radici ancora non profonde sovrapposte a radici solide. Il nostro leitmotiv è la storia come alimento delle menti che si radicano oggi, con la certezza che Radicamenti diventi un luogo dove allargare il panorama delle tradizioni e scoprire culture diverse, alimentando lo spirito d’integrazione e accoglienza».
Cinque giorni durante i quali il centro storico di Mendicino sarà protagonista assoluto, con i concerti delle migliori espressioni della tradizione italiana. Si inizia martedì 19 alle 17 con la musica itinerante tra i vicoli del paese con I Giamberiani, alle 20 Peppa Marriti Band in piazza Duomo e alle 21:30 il concerto del gruppo “grecanico” Ciccio Nucera in Piazza Duomo Ciccio Nucera.
In cartellone anche l’originale progetto musicale dei Cumededè, la band reggina degli Skunchiuruti, il collettivo musicale Parafonè, il popolare gruppo salentino Officina Zoè e il più grande organettista nazionale Riccardo Tesi con la Banditaliana. A Palazzo Campagna ogni sera si esibiranno le corali di gruppi di etnie e religioni diverse. In sintesi un festival fatto di suggestioni, suoni, ritmi, immagini e sapori delle nostre tradizioni.
Durante il festival si potrà anche imparare a suonare la chitarra battente, la lira calabrese, l’organetto o la zampogna, partecipando ai corsi tenuti da maestri provenienti da tutta la Calabria e l’Italia. Alla conclusione dei corsi sarà organizzato un concerto-saggio degli allievi e a tutti verrà rilasciato un attestato di frequenza.