Si è concluso ieri a Sellia Superiore grazie al supporto dell’Esercito Italiano che ha prestato i mezzi necessari, il corso OSA regionale delle Stazioni del Soccorso Alpino di Catanzaro e della Sila.
La partecipazione al corso ha visto impegnati oltre venti uomini e donne che si sono cimentati per quattro giorni consecutivamente in varie zone della montagna calabrese con le varie tecniche di soccorso, quali ad esempio recupero e calata della barella portantina, allestimento in parete di corde doppie e calate da soccorso, progressione di cordate su roccia. L’ultimo giorno, a Sellia, i volontari del Soccorso Alpino hanno effettuato manovre di elisoccorso con un elicottero dell’Aeronautica di Trapani. Tutto il lavoro è stato seguito dagli istruttori nazionali, un lombardo ed un friulano, appositamente giunti in Calabria per verificarne l’aspetto tecnico.
Tutti i Dirigenti del Soccorso Alpino hanno espresso vivo compiacimento nel constatare che i volontari soccorritori calabresi hanno raggiunto livelli di professionalità e di organizzazione elevati e ciò grazie all’impegno profuso quotidianamente da ogni singolo tecnico di soccorso.
Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è punto di riferimento per lo Stato quale organizzazione di soccorso in ambienti montani, impervi e ipogei. Ogni giorno in Italia come in Calabria vi sono degli uomini, altamente preparati, pronti ad intervenire per salvare vite in pericolo e ciò a qualsiasi condizione meteo e del territorio. Negli ultimi tempi in Calabria i soccorritori calabresi per via della loro ormai riconosciuta specializzazione e conoscenza del territorio sono stati protagonisti di diverse operazioni di soccorso. Giova a questo punto sottolineare che tutti i membri del Soccorso Alpino sono volontari, che mettono a repentaglio la loro vita a salvaguardia di escursionisti o semplici cittadini spesso incauti.